È la giornata di mobilitazione di Cgil Cisl e Uil per la salute e sicurezza. Alle 12.30 diretta dell’Assemblea con Maurizio Landini a Eboli su Collettiva.it
Decreto 1 passa alla Camera, il due dovrebbe oggi esser varato dal Consiglio dei Ministri. E per i lavoratori? I sindacati continuano a chiedere la proroga del blocco dei licenziamenti. Mattarella agli scolari confida il desiderio di riposo, mentre la campagna vaccinale cammina e si pensa di immunizzare i più giovani. Nel frattempo al via domani a Roma il G20 sulla salute ma nulla trapela sulla posizione dell’Italia rispetto alla richiesta di premi Nobel e economisti, oltre che delle organizzazioni della società civile a cominciare dalla Cgil, di promuovere la liberalizzazione dai brevetti i sieri anti Covid

Prime pagine

Tre i titoli de Il Sole 24 ore: “Il giorno nero delle criptovalute”, in taglio centrale: “Sostegni bis, spunta l’incentivo per i veicoli meno inquinanti”, e in taglio basso: “Bonomi: poco tempo per le riforme del Recovery”.
Il Corriere della Sera afferma: “Il vaccino anche per i ragazzi”, e nel sommario: “Sostegni, più sgravi per chi assume. L’Europa: bene il Recovery, punti da chiarire”; in taglio basso: “Mattarella chiude il bis: Il mandato sta finendo, tra 8 mesi mi riposo”.
Scelta sui generis quella de La Repubblica: “Migranti, piano europeo L’Italia non va lasciata sola”. Nel sommario si dice che: “La commissaria Ue Johansson: accordi con Libia a Tunisia. Subito un patto per redistribuire chi sbarca. Draghi chiede che il vertice di Bruxelles affronti l’emergenza. Di Maio a Tripoli per discutere nuove misure”. Anche per questo quotidiano il taglio basso è per le dichiarazioni del Presidente della Repubblica: “Mattarella: sono vecchio tra 8 mesi mi riposo”.
Il Messaggero recita: “Vaccini Pfizer anche a 12 anni”. La Stampa, come il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari: “Migranti, il muro del Nord: qui non li accogliamo” e nell’occhiello: “Da Lombardia e Piemonte no a 110 rifugiati. Lamorgese: non lasciamo sola la Sicilia”. Fuori dal coro il Fatto Quotidiano: “Fontana, altri 2 conti svizzeri a sua insaputa”.
Il Manifesto pubblica una foto notizia di un bimbo dietro al fino spinato del confine tra Marocco e Spagna: “Merce di scambio”.

Le interviste

A pag. 8 di Avvenire parla Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl e illustra le ragioni della mobilitazione di oggi su salute e sicurezza sul lavoro: “Dobbiamo rendere stabili i controlli, assumendo nuovi ispettori e medici del lavoro. Dare piena attuazione al Testo Unico del 2008, avviare una campagna di sensibilizzazione a ogni livello, cominciando dalle scuole. Vanno migliorate le sinergie tra tutte le istituzioni e gli organi di vigilanza coinvolti nella filiera della sicurezza. Bisogna bloccare la deregolation sugli appalti e adottare la patente a punti per tutte le aziende”. Rispondendo a una domanda sul blocco dei licenziamenti il segretario risponde: “Lo abbiamo detto con chiarezza al Governo: la moratoria generalizzata va prorogata almeno al 31 ottobre. Non esistono settori produttivi indenni dalla crisi”. Infine nel ricordare l’anniversario dell’entrata in vigore dello Statuto dei lavoratori Sbarra afferma: “è ancora uno strumento di tutela importante per tutto il mondo del lavoro. Bisogna proseguire su quel solco tutelando i nuovi lavori, a partire da quello delle piattaforme digitali, applicando i contratti a tutti e aprendo la strada finalmente anche alla partecipazione dei lavoratori alle scelte e al capitale delle aziende. Ma non servono leggi sulla rappresentanza e nemmeno sul salario minimo”.

Su L’Osservatore Romano lunga intervista al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sulla dichiarazione di Porto: “La Ue ritiene che si possa uscire dalla crisi solamente rafforzando il pilastro sociale, cioè assumendo a pieno titolo il fatto che solo allargando i diritti, la partecipazione, l’inclusione si potrà trovare insieme il sentiero perduto dello sviluppo”. E parlando delle materie di sua più stretta competenza, il ministro afferma: “Al centro di questa visione c’è lo sforzo comune sull’istruzione e la formazione, non solo come strumenti necessari per disporre delle conoscenze per sostenere una crescita responsabile, ma come pilastri di una partecipazione attiva di tutti i membri della società ad un comune processo di sviluppo integrale……Educazione ambientale. Educazione digitale, educazione alla solidarietà saranno i percorsi che impegnano i ministri dell’educazione e del lavoro dei paesi più avanzati per uscire da quella prolungata crisi globale che la pandemia ha esasperato e messo a nudo, una crisi nata dall’estensione a livello mondiale degli scambi ma non dei valori di umanità e comune responsabilità che a quegli stessi scambi devono dare senso e significato”.

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro, pag. 5 de Il Messaggero, rivendica le proposte dei comuni per rendere veloci e certe le modalità di spesa per i progetti del Recovery: “Far arrivare direttamente le risorse ai sindaci è la linea che abbiamo portato avanti fin dall’inizio”. Rispondendo ad una domanda, il sindaco di Bari conclude: “Non vogliamo assumere a tempo indeterminato, perché sappiamo che la spesa del personale è incomprimibile. Però almeno fino al 2026 le figure per trasformare in opere pubbliche i progetti servono”.

Sul fronte pandemia parla il presidente dell’Istituto superiore di sanità Brusaferro (pag. 3 Il Messaggero): “La situazione è in costante miglioramento, la combinazione delle misure di distanziamento sociale con la progressiva crescita della vaccinazione ci ha dato questo risultato. Dobbiamo continuare a essere prudenti, ma già tre regioni hanno numeri da fascia bianca ed è prevedibile che, settimana dopo settimana se ne aggiungeranno altre. Dobbiamo però monitorare le varianti. E sarà molto probabile un booster, una terza dose dei vaccini”.

Sul conflitto in Medio Oriente interviene Massimo D’Alema intervistato da il Fatto Quotidiano: “È grave la mancanza di memoria storica. L’Italia è un paese che ha avuto una politica di amicizia per i palestinesi, un patrimonio che non è stato solo della sinistra, ma di tutte le forze democratiche, da Enrico Berlinguer a Bettino Craxi, ad Aldo Moro e molti altri. Oggi i palestinesi sono stati abbandonati dall’Italia e dall’Europa e neppure le migliori forze della sinistra sembrano in grado di tornare a dire la verità”. E alla domanda su quale sarebbe la verità, D’Alema risponde: “Israele non ha il diritto di continuare a occupare i Territori palestinesi, non ha il diritto di annettere Gerusalemme e di colonizzare tanta parte della Cisgiordania. Non ha il diritto di cacciare i palestinesi dalle loro case e non ha il diritto di aggredire le persone riunite in preghiera nella grande spianata di Gerusalemme. È questa politica della destra israeliana avallata dagli Usa e non contrastata dall’Europa, che ha finito per rafforzare Hamas”.

Editoriali e commenti

Segnaliamo innanzitutto Leonardo Becchetti, pag. 18 de Il Sole 24 ore: “La pandemia è stata una tragedia rivoluzionaria che ci ha aperto gli occhi e cambierà per sempre il mondo del lavoro. Esistono tre tipi di relazioni. Quelle faccia a faccia in presenza, quelle faccia a faccia a distanza e quelle senza compresenza spaziale e sincronia temporale…….La rivoluzione del lavoro prossima ventura fatta di enormi potenzialità e segnata dal passaggio dalla modalità faccia a faccia in presenza all’uso delle tre modalità alternative deve però superare tre limiti. Il primo è la capacità di separare il lavoro dal tempo libero, questione di autocontrollo per liberi professionisti e dirigenti, questione sindacale e legata al diritto alla disconnessione per il lavoro subordinato….Il secondo è che il lavoro a distanza non è per tutti nelle stesse proporzioni e possibilità. …. Ultimo problema è la diseguaglianza di qualità del lavoro a distanza quando lo facciamo coincidere con il lavoro domestico che diventando croce o benedizione a seconda del comfort abitativo, della qualità della rete e della ripartizione dei lavori in casa. …. Speriamo che molto presto, con l’accelerazione e il successo della campagna vaccinale la pandemia sarà alle spalle. Ma sarebbe molto grave non far tesoro del circolo virtuoso tra produttività, sostenibilità ecologica e qualità del vivere che ci ha fatto imparare a conoscere”.

Ragionano di lavoro anche Tito Boeri e Roberto Perotti su La Repubblica: “Il nuovo decreto Sostegni dovrebbe finalmente porre fine alla presidenza di Domenico Parisi al vertice dell'Anpal, l'agenzia nazionale per le politiche attive. Lo farà commissariando l'agenzia e riportandola sotto il controllo del ministero del Lavoro, nella "direzione generale politiche attive del lavoro". Si dirà che la rimozione di Parisi val bene la mossa, ma politicizzare di fatto l'agenzia non ci sembra la scelta giusta. Niente è completamente al riparo dalla politica, ed è inevitabile che sia così. Ma è particolarmente importante, per quanto è possibile, proteggere le politiche attive del lavoro dalle beghe contingenti tra maggioranze diverse a livello nazionale e locale. Questo perché per svolgere il suo lavoro l'Anpal necessita di competenze tecniche e autonomia di giudizio”.

Diversi gli scritti che riflettono sul Recovery e il piano italiano, prima di tutto quello di Federico Fubini, pag. 3 de Il corriere della Sera, che illustra le 40 domande arrivate dalla Commissione Europea al Governo italiano sul Pnrr, la versione arrivata a Bruxelles lunga e dettagliata al punto che è indicata anche la spesa per la cancelleria indispensabile per avviare le procedure per le assunzioni di personale nella pubblica amministrazione. Questo significa che: “La Commissione Ue sarà attenta a ogni euro di spesa e ai relativi ingranaggi; lo sarà con il governo di Mario Draghi e ancor più con quelli che verranno dopo. Chiunque siederà a Palazzo Chigi fino al 2026 ha di fatto una strada segnata nei dettagli – anche dei tempi delle riforme, non solo nel merito – se vuole accedere ai fondi europei”.

Daniele Manca, poi, pag. 30 del Corriere della Sera, rispetto al decreto Sostegni Bis si domanda: “I soldi, sebbene presi a prestito ci sono: 40 miliardi pronti per essere spesi in aiuto a famiglie e imprese intrappolate dalla crisi del Covid. Ma si sapranno spendere bene?”.

Nicoletta Dentico su il Manifesto, firma un commento sulla necessità della liberalizzazione dei vaccini e il velo di mistero che ricopre i lavori preparatori sul G20 sulla salute che si apriranno domani a Roma presieduti da Mario Draghi e Ursula Von der Leyen.

Economia, lavoro e sindacato

Oggi Cgil Cisl e Uil sono nei luoghi di lavoro per affermare il diritto alla salute e sicurezza e per illustrare a lavoratori e lavoratrici la piattaforma di richieste consegnata al governo. Su Collettiva.it il senso della giornata è le diverse tappe della mobilitazione: Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro di Giorgio Sbordoni. Alle 12.30 diretta dell’Assemblea con Maurizio Landini a Eboli su Collettiva.it

Su Avvenire e nella cronaca romana de La Repubblica e del Corriere della Sera, la notizia che, ieri, il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato la prima legge sulla parità salariale tra donne e uomini.

Via libera del parlamento al decreto Sostegni1 e oggi si attendo quello del Consiglio dei Ministri al Sostegno2, ne scrive Andrea Ducci sul Corriere della Sera: “Potenziamento del contratto di espansione, per andare in pensione fino a 5 anni prima”.

Per Paolo Baroni (pag. 9 La Stampa) oggi arriva il nuovo decreto sostegni per cercare di contenere la vera bomba sociale: “Il blocco dei licenziamenti ha praticamente dimezzato le riduzioni di personale: da quando la moratoria è entrata in vigore si è infatti passati da una media mensile di 45 mila contratti interrotti a 20mila, da 5 lavoratori agni 1000 a tempo indeterminato espulsi dal mercato del lavoro si è passati a 2 ogni 1000. Ma adesso, quando a fine giugno questo blocco finirà cosa può succedere? Che, come temono i sindacati, potremmo dover fare i conti con qualcosa come 580mila licenziamenti. Secondo la nota mensile sulle tendenze dell’occupazione redatta congiuntamente dal ministero del Lavoro e Banca d’Italia, infatti, i rapporti di lavoro 2020 che si sarebbero interrotti indipendentemente dalla pandemia e che la misura del blocco ha preservato nel settore privato sono circa 240 mila più altri 120 nel 2021”.

Rosanna Lampugnani, su La Gazzetta del Mezzogiorno, firma un attento resoconto dell’iniziativa organizzata ieri dalla Cgil sul futuro del Mezzogiorno. Su Collettiva.it è possibile rivedere la diretta dell’iniziativa conclusa da un dialogo tra il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e la ministra per il Sud e la Coesione Mara Carfagna. Il futuro del Mezzogiorno è oggi

Secondo Nicoletta Picchio (pag. 8 Il Sole 24 ore) nell’corso dell’Assemblea privata di Confindustria, il presidente Bonomi ha espresso: “Un riconoscimento a Mario Draghi, la novità più positiva da diversi anni a questa parte nella vita pubblica italiana”. Secondo Bonomi per far procedere presto e bene il Pnrr ci sono 4 priorità: “La prima riguarda le filiere, accelerando il confronto su automotive, siderurgia, automazione industriale, tessile e moda, alimentare, chimica- farmaceutica… Secondo punto, le semplificazioni… La terza priorità è quella del lavoro, serve una parola chiara sugli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro. Il presidente ha sollecito un incontro a tre, governo, impese e sindacati…. Quarta questione essenziale come moltiplicare gli investimenti privati con i bandi del Pnrr”

L’apertura di Collettiva.it è dedicata ai lavoratori e alle lavoratrici in somministrazione

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