(Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a Eboli per la mobilitazione Cgil, Cisl e Uil sulla sicurezza)

La notizia della giornata di mobilitazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil sul tema della sicurezza e che ha visto assemblee e presidi in tutti i territori, la dà Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, intervenuto alla Kiwi Sud, azienda agricola di Eboli, provincia di Salerno, fiore all’occhiello di un territorio nel quale spesso emergono situazioni molto critiche sul fronte del rispetto dei diritti.

"Il 28 maggio – ha detto Landini dal palco dell’assemblea - abbiamo organizzato con Cisl e Uil, nella settimana di mobilitazione, un presidio, una manifestazione davanti al Parlamento per mettere al centro non solo salute e sicurezza, ma anche la garanzia del lavoro a partire dalle grandi crisi che sono aperte, proprio per sostenere la riforma degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti. Dietro a queste crisi c'è un punto: l'assenza di politica industriale che da anni colpisce il nostro Paese".

"Gli investimenti che l'Italia si appresta a realizzare, di cui ad esempio più di 80 miliardi di euro dovrebbero essere destinati al Mezzogiorno, non devono essere fini a sé stessi, ma devono contribuire alla costruzione di quelle filiere produttive che sono necessarie a un reale cambiamento del nostro modello produttivo e del nostro modello sociale".

"Noi – ha rivendicato Landini - su questo stiamo chiedendo al governo, senza aver ricevuto ancora risposte, che venga istituita una vera e propria cabina di regia permanente che permetta di verificare non solo che gli investimenti vengano fatti, ma che si costruiscano quelle filiere produttive che oggi sono necessarie per qualificare il territorio". E spiega: "Siccome la maggioranza di questi investimenti verrà fatta proprio sul territorio, c'è bisogno che questo livello di confronto non si realizzi solo a Roma, ma si realizzi concretamente in ogni territorio, in ogni provincia, in ogni regione perché o questi investimenti cambiano il sistema e allora si crea lavoro o rischiamo di sprecare questi soldi". Per il leader della Cgil "i risultati di questi investimenti devono essere quanti posti di lavoro si creano per i giovani, per le donne a partire dal Mezzogiorno. Credo che questo sia l'impegno e la mobilitazione dei prossimi mesi delle organizzazioni sindacali".

"Bisogna fermare questa strage – ha detto Landini –. Siamo di fronte a una contraddizione: ci sono meno ore di lavoro perché non siamo ancora usciti dalla pandemia ed è aumentato il lavoro a distanza, ma in presenza si continua a morire come si moriva trenta, quarant'anni fa e questo non è più accettabile. È il momento di un grande accordo, di un intervento anche legislativo da parte del Governo che deve coinvolgere le imprese e anche le Istituzioni".

"Bisogna agire sulla prevenzione - ha spiegato Landini - per evitare che la gente, lavorando, debba morire. Questo vuol dire aumentare le assunzioni negli ispettorati del lavoro, nei servizi di medicina territoriali. E vuol dire far diventare la formazione sul lavoro un diritto permanente sia per i lavoratori sia per i datori di lavoro".

La giornata di mobilitazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è stata un momento di partecipazione e riflessione importante sui temi della sicurezza. “Fermate la strage” è il grido che arriva dai sindacati confederali e che ha unito, da nord a sud, il Paese, con presidi e assemblee.

"Una battaglia per i diritti, per il rispetto delle leggi e delle persone. Nella nostra regione in questo primo scorcio di 2021 - ricordano i segretari generali di Cgil Napoli e Campania e Flai Cgil Campania e Napoli, Nicola Ricci e Giovanna Basile - sono già 8 i morti sul lavoro in agricoltura. Un settore primario e strategico dell'economia regionale, ma sempre ai margini del dibattito politico e sociale. Come Cgil e Flai Campania abbiamo chiesto a Landini, attraverso la sua presenza a Eboli, di dare ulteriore voce alle denunce del sindacato. Insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, nelle assemblee nei campi, vogliamo dare un segnale importante".

 

(La dichiarazione video del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, a Eboli)

 

(La dichiarazione video del segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni, a Eboli)

Iniziative anche a Caserta.

Andiamo in Emilia-Romagna. Anche a Parma, come in tutta Italia, assemblee e iniziative sindacali sia in presenza che online per chiedere a tutti i soggetti coinvolti un "patto" per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. La campagna di sensibilizzazione contro la strage quotidiana nei luoghi di lavoro proseguirà poi con ulteriori iniziative, tra cui un flash mob unitario che si svolgerà il prossimo venerdì 28 maggio e il cui programma sarà reso noto nei prossimi giorni.

Al Polo chimico di Ferrara l'Assemblea Generale unitaria di Cgil, Cisl e UIl con la partecipazione del segretario confederale della Cgil nazionale, Emilio Miceli.

In Veneto, a Venezia, dalle 9 alle 10 Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Uil Pa sono in presidio in Via Palazzo, davanti al Municipio, e in contemporanea si svolgono assemblee in videoconferenza, collegate con la piazza, per dire basta alle morti sul lavoro. Al presidio interviene anche l’Assessore al Lavoro del Comune, Simone Venturini.

“Continuiamo ad assistere all’aumento degli infortuni, alle morti sul lavoro e non attiviamo interventi efficaci per prevenire questi fenomeni – dichiarano Daniele Giordano della Fp Cgil, Massimo Grella  della Fp Cisl, Francesco Menegazzi Uil Fpl e Massimo Zanetti Uil Pa -. A Venezia le denunce per infortunio hanno avuto un aumento esponenziale. A marzo 2020 erano 357 e a marzo 2021 sono 769. Se nella sommatoria trimestrale gennaio-marzo 2020 le denunce di infortunio erano 2.174, nello stesso periodo del 2021 il numero è salito a 2.447. Un triste primato che vede 2 incidenti mortali nella provincia nel primo trimestre 2021. E L’emergenza COVID ha sicuramente peggiorato la situazione e complicato i controlli. Ma l’aumento degli infortuni - proseguono Cgil - Cisl - Uil, gli infortuni mortali e il fenomeno degli incidenti sul lavoro non denunciati, sono sotto ai nostri occhi e un Servizio Pubblico non può voltarsi dall’altra parte”.

A Padova, dalle 11.00 alle 12.30, in Piazza Bardella, nell'area antistante la sede della Provincia di Padova, le segreterie provinciali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl insieme ad alcune delegazioni di Rsu e Rsa delle categorie hanno organizzato un flash-mob per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema degli incidenti nei luoghi di lavoro.

Nel corso della manifestazione, alle ore 11.30, prevista una conferenza stampa a cui parteciperanno Alessandra Stivali, segretaria provinciale di Fp Cgil Padova, Michele Roveron, segretario generale di Fp Cisl Padova e Rovigo e Stefano Tognazzo, segretario generale di Uil Fpl di Padova.

In Umbria, teatro della strage di Gubbio di pochi giorni fa, dove hanno perso la vita due lavoratori, uno di 19 anni, presidio davanti all’ospedale di Perugia, Santa Maria della Misericordia, promosso da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl per dire “Basta morti sul lavoro”. Al presidio era presente anche Rossana Dettori, segretaria confederale della Cgil nazionale.

"Il 20 maggio di 51 anni fa veniva approvato lo Statuto dei lavoratori, la legge che ha portato la Costituzione dentro i luoghi di lavoro. Su quei principi noi non vogliamo tornare indietro ed è per questo che oggi qui a Perugia, come in tutta Italia, ci mobilitiamo per ricordare che la sicurezza sul lavoro è un diritto e non una concessione”. Con queste parole Rossana Dettori, segretaria della Cgil nazionale, ha concluso il presidio organizzato dai sindacati del lavoro pubblico, Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, insieme alle tre confederazioni davanti all’ospedale Santa Maria della Misericordia, un luogo simbolo del lavoro che “cura il paese”, dove in questi mesi di pandemia tante lavoratrici e lavoratori hanno messo la propria salute a repentaglio per difendere quella di tutti. “Dall’inizio dell’anno, in piena pandemia, viaggiamo ad una media di un morto ogni 11 ore - ha ricordato Dettori - e questo nonostante siano in calo gli incidenti in itinere. Sono numeri intollerabili di fronte ai quali il sindacato, le istituzioni, nazionali e locali, non possono restare a guardare”. 

La mobilitazione in Toscana. QUI tutti gli appuntamenti.

Anche il Piemonte si mobilita con assemblee e iniziative unitarie in tutte le province. Oggi previsto a Biella un attivo unitario alle ore 15 e ad Asti presidio unitario in piazza San Secondo alle ore 18.15. Il 24 maggio a Vercelli ore 16.30/17.30 tre presidi in altrettante aziende dove si sono verificati incidenti mortali, a Bianzè e Palazzolo. Il 24 e 27 maggio a Novara iniziativa unitaria e incontro con prefetti  di Novara e Verbania. Il 25 maggio a Cuneo presidio unitario in prefettura alle ore 11.00. Il 26 maggio ad Alessandria, ore 10.00/12.00, presidio davanti Prefettura. Il 27 maggio a Torino presidio unitario in piazza Castello.

Anche in Basilicata da oggi (20 maggio), Cgil, Cisl e Uil regionali lanciano su tutto il territorio una campagna di assemblee e mobilitazioni  per dire “basta alle morti sul lavoro”. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli interverranno all’assemblea degli operatori sanitari davanti alla sede dell’Asp di Potenza alle ore 12 per poi incontrare i lavoratori edili sulla Tito-Brienza alle ore 13.

E andiamo in Sicilia, a Palermo, dove Cgil Cisl Uil hanno convocato un’assemblea unitaria all’interno del porto nei pressi del molo trapezoidale, davanti al nuovo terminal aliscafi, dove si alterneranno sul palco diversi lavoratori rappresentanti di categorie, delegati e rappresentanti per la sicurezza, che chiederanno maggiore tutela della salute nei luoghi di lavoro. “Nel nostro territorio – spiegano i tre segretari generali Cgil Cisl Uil Palermo Mario Ridulfo, Leonardo La Piana, Claudio Barone – sono ancora troppi gli incidenti bisogna fare di più sul fronte della prevenzione e dei controlli”. 

In Abruzzo l’appuntamento è dalle 12 alle 13:30 all’Aquila in piazza San Pietro Coppito con un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori.

In Lombardia, tantissime le iniziative in ogni provincia. Trovate l'elenco nel post pubblicato sulla pagina Facebook della Cgil regionale e QUI.

Tra le tante, vi segnaliamo l'Assemblea provinciale a Milano, anche in diretta streaming, prevista a partire dalle 16,30 per tutti i settori della conoscenza, con la partecipazione del Segretario Generale Massimo Bonini.

Fim, Fiom e Uilm di Milano e provincia hanno deciso di reagire al drammatico susseguirsi degli incidenti sul lavoro con una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e un presidio che si terrà davanti alla Prefettura di Milano giovedì 27 maggio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

“È bastato che la morsa della pandemia allentasse lievemente la sua presa e consentisse di riprendere le attività con i ritmi e i carichi di lavoro di sempre – dichiarano i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm Marco Giglio, Roberta Turi, Vittorio Sarti - che il dramma delle morti sul lavoro, per cause altre dal Covid-19, si riproponesse nella sua terribile, 'ordinaria' frequenza. La salute e la sicurezza sul lavoro sono un'emergenza nazionale: la vita delle persone deve essere un valore collettivo superiore al profitto. Per questo,  abbiamo deciso di promuovere una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro partendo dalla necessità di rispettare e far rispettare quanto previsto dalle norme e dai contratti".

La conferenza stampa convocata da Cgil, Cisl e Uil di Monza Brianza per le 12, nella quale parleranno i tre segretari generali e i responsabili della Sicurezza delle tre sigle sindacali.

E l'iniziativa regionale con il presidio unitario a Milano, davanti a Palazzo Lombardia, indetto per il 31 maggio dalle 10 alle 12.

Cgil Cisl Uil Puglia terranno la prima di una serie di assemblee nei luoghi di lavoro della regione, “una campagna che punta a sensibilizzare opinione pubblica e tutti i soggetti coinvolti – affermano i segretari generali Pino Gesmundo, Antonio Castellucci, Franco Busto – ma anche per delineare interventi e azioni da mettere in campo. Lanciamo quella che è stata definita una campagna di re-azione, fatta di incontri sui luoghi di lavoro ai quali parteciperanno i nostri delegati e rappresentanti per la sicurezza, perché tramite loro siamo impegnati ogni giorno nelle attività produttive come presidio e agenti di quel cambiamento che deve spingere prima di tutto a un cambio culturale: la sicurezza come diritti fondamentale e non costo, il rispetto della salute e della vita delle persone prima del profitto”. In Puglia nei primi tre mesi del 2021 ci sono state circa seimila denunce di infortuni sul lavoro, una media di 63 al giorno, e 13 casi mortali. Di contro i dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro certificano livelli di irregolarità altissimi tra le imprese: nel 2020 in Puglia su quasi 8.794 imprese oggetto di ispezione quelle non in regola sono state il 66,65%, con oltre duemila lavoratori in nero scoperti su un totale di 5.200 coinvolti dai controlli.

Nelle Marche sono oltre 4 mila gli infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno, 50 in più rispetto al 2020, con gli aumenti maggiori che si riscontrano nel terziario e nell’industria. In crescita soprattutto gli infortuni in occasione di lavoro, mentre sono in calo quelli in itinere.

Sono previste assemblee unitarie in tutta la regione tra cui alla Fincantieri di Ancona, alla IFI di Tavullia (Pesaro Urbino), alla Barilla di Ascoli Piceno, alla Loro Piana di Porto S. Elpidio (Fermo), alla Fratelli Guzzini di Recanati (Macerata) e tante altre.

“Numeri freddi ma anche più preoccupanti - evidenziano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Marche - se pensiamo che la nostra regione in un anno di Covid ha perso oltre 14mila posti di lavoro e che in questi primi tre mesi il ricorso alla cassa integrazione ha superato i 21 milioni di ore contro gli appena 1,3 milioni dello stesso periodo pre emergenza pandemica. Ciò significa che l'incidenza è più alta”. 

Le mobilitazioni per la sicurezza sul lavoro proseguiranno anche nei prossimi giorni con tante assemblee, iniziative e presidi nei territori. Previsto anche un presidio di fronte a Palazzo Leopardi, sede dell’Assemblea Legislativa delle Marche per martedì 25 maggio, dalle ore 11.

Anche nel Lazio la Cgil è impegnata oggi in una serie di iniziative per la sicurezza sul lavoro, tra cui anche un’assemblea pubblica con i rider in Piazza Esquilino a Roma dalle ore 15:30 alle ore 18.

"I ciclofattorini - si legge nella nota sindacale - rappresentano una delle nuove frontiere della precarietà e sono stati al centro dell’attenzione per lo sfruttamento al quale sono stati sottoposti e per i grandi problemi che li riguardano sul fronte della salute e della sicurezza sul lavoro. Nel loro caso, infatti, ai rischi ordinari si aggiungono quelli del lavoro su strada e la mancanza di controlli sanitari. All’assemblea interverrà chi ha partecipato alla trattativa con Just Eat, i Segretari Nazionali di Nidil e Filt e saranno presenti i responsabili del sistema dei servizi Cgil e i nostri avvocati. Faremo il punto anche sulle altre trattative in corso con il ministero su salute e sicurezza, sul contratto e sul protocollo contro il caporalato sottoscritto a marzo. Concluderà l’assemblea il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Michele Azzola".