Oltre 90 mila i posti di lavoro persi in Veneto nel settore delle costruzioni: un uragano che ha investito l'intero paese e di fronte al quale la totale assenza di politiche di investimento e di rilancio occupazionale da parte del governo sono fonte di ulteriore aggravamento della situazione. I lavoratori delle costruzioni chiedono un' immediata inversione di tendenza ed un programma di opere. A sostegno delle loro rivendicazioni scenderanno in sciopero il 15 marzo con una manifestazione a Roma. Oltre 600 i veneti che vi parteciperanno.

Il settore edile, dopo anni di recessione, a livello nazionale ha fatto registrare una perdita di 600 mila posti di lavoro e di 12.400 imprese, mentre nel solo Veneto ha comportato una perdita di circa 50.000 posti di lavoro in edilizia a cui si sommano altri 40 mila posti di lavoro persi negli altri settori delle costruzioni.

“Oggi – affermano FenealUil – Filca Cisl e Fillea Cgil del Veneto - prendiamo atto di una manovra finanziaria che punta più a meri interventi assistenzialistici che non al rilancio dell'occupazione, certifichiamo la mancanza di investimenti in infrastrutture, la mancanza di una politica industriale per il rilancio e la creazione di posti di lavoro, l'assenza di interventi per la messa in sicurezza del territorio (dissesto idrogeologico) e degli edifici pubblici e privati (rigenerazione, antisismico). Eppure l'Italia è tra i Paesi che più ha bisogno di un piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio, visti i tanti, troppi, disastri che distruggono vite umane e mettono in ginocchio intere province e regioni.

Per i sindacati “è urgente adeguare la nostra rete infrastrutturale, materiale (promuovere un piano straordinario per la manutenzione delle strade e dei viadotti.) e immateriale, guardando alle connessioni europee e mediterranee e favorendo sempre di più la movimentazione su rotaia e per mare delle merci. Il rilancio del lavoro, la creazione di posti di lavoro, il rilancio del Paese Italia, mai come oggi, coincide con il rilancio del settore delle costruzioni”.