Alcune società partecipate di Roma Capitale "rischiano di non essere più in grado di fornire alla popolazione servizi essenziali". Allarme rosso quello lanciato dalla Cgil di Roma e del Lazio, dalla Cisl di Roma Capitale Rieti e dalla Uil del Lazio in una lettera inviata al prefetto di Roma Matteo Piantedosi.
I sindacati parlano di situazione grave nella quale versano queste società e di precise responsabilità legate alle scelte dell'amministrazione capitolina, che non ha mai dato seguito agli impegni presi a valle dello sciopero del 25 ottobre 2019 e "non ha mai voluto confrontarsi con le organizzazioni sindacali rappresentative di un settore che coinvolge decine di migliaia di lavoratori".
A preoccupare le organizzazioni di rappresentanza, in particolare, in queste ultime ore, la crisi che vive la società Farmacap, l'Azienda Speciale Farmasociosanitaria capitolina, nata alla fine del 1997. "Questa crisi - scrivono i sindacati - ha comportato grosse difficoltà nella corresponsione degli stipendi ai dipendenti, ha costretto le nostre federazioni di settore a dichiarare sciopero, da ultimo il 5 maggio scorso, ha indotto i gruppi di opposizione a richiedere la convocazione di un’assemblea capitolina straordinaria anche su questo tema. Purtroppo neanche in quella assise è stata fatta chiarezza né sono state date certezze e i vertici della società si sono dimessi. Farmacap, lo ricordiamo, è un punto di riferimento importante che fornisce alla popolazione medicinali ma anche assistenza, spesso in quartieri estremamente periferici di Roma. Per questi motivi, consapevoli dell’attenzione che lei ha sempre riservato a questi temi, richiediamo un suo autorevole intervento e un confronto urgente allo scopo di preservare l’occupazione e di garantire un servizio essenziale alla cittadinanza".