L'ultimo gravissimo infortunio si è verificato meno di due settimane fa alla Fbm di Dunarobba, azienda del settore costruzioni. Solo per miracolo non si è avuta quella che sarebbe stata la 12esima vittima sul lavoro dall'inizio dell'anno in Umbria. Un dato, insieme a quello relativo agli infortuni (3200 denunce nei primi 4 mesi del 2019), che ha spinto la prefettura di Perugia a prendere l'iniziativa: oggi, mercoledì 3 luglio, a Perugia è infatti in programma la Conferenza regionale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

A convocarla è stato il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, che ha così tenuto fede all’impegno preso lo scorso 13 giugno con Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria, che in quella data avevano manifestato proprio sotto la sede del palazzo del governo per chiedere interventi urgenti e un’assunzione di responsabilità collettiva, visti i dati allarmanti sull’andamento degli infortuni in Umbria nel 2019. 

Non a caso, la convocazione del prefetto riguarda davvero tutti i soggetti in causa: dalla Regione alle due prefetture, dall’Università alle Aziende sanitarie, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, gli enti preposti (Inps, Inail, Ispettorato del lavoro), le Camere di Commercio di Perugia e Terni, Confindustria, Ance e Cgil, Cisl e Uil. 

“Ringraziamo il prefetto per aver preso in tempi rapidi, come chiedevamo, questa importante iniziativa - affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini - Ora sarà nostro impegno e, ci auguriamo, quello di tutti i soggetti seduti al tavolo, fare di questa conferenza uno strumento davvero operativo e concreto per poter incidere in maniera significativa su questa piaga, che continua a mietere vittime tra le persone che lavorano”.