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Approvato a larghissima maggioranza (88% dei votanti), tramite referendum a scrutinio segreto, l'accordo innovativo tra Fiom Bologna, Rsu e direzione Ma, azienda di Anzola (Bologna) del gruppo Cln che occupa circa 37 dipendenti. A fronte dello spostamento delle produzioni in Piemonte, l’azienda si impegna a ricollocare integralmente tutti i lavoratori presso altre aziende che si trovino all’interno del perimetro dell’Area metropolitana, garantendo le stesse condizioni contrattuali e professionali (ad es. contratti a tempo indeterminato e retribuzione annuale lorda non inferiore del 10% di quella percepita).
Come ulteriore garanzia per lavoratrici e lavoratori di Ma, l’azienda si impegna a indennizzare economicamente i lavoratori attraverso la definizione e condivisione di un complesso sistema che assume la responsabilizzazione dell’azienda nei confronti dei propri dipendenti come centrale. Gli importi degli incentivi economici infatti scendono qualora le persone si ricollochino in tempi brevi, accedano alla pensione, non aderiscano volontariamente al progetto di ricollocazione o rifiutino proposte ritenute “congrue” ai sensi dell’intesa. L’incentivo massimo previsto è 40 mila euro oltre ad un servizio aggiuntivo di outplacement.
L’accordo prevede infine momenti di verifica e monitoraggio del progetto di ricollocazione. "Questo accordo, che è stato possibile – nella sua complessità e negli importanti importi contenuti nell’intesa - grazie alle mobilitazioni e alle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori di Ma (a partire dallo sciopero di venerdì 12 luglio 2019), è particolarmente significativo perché dimostra che è possibile trovare soluzioni innovative che non lascino indietro nessuno. L’accordo dimostra infine che quando i lavoratori sono uniti e solidali fra di loro, la lotta paga", si legge in una nota di Fiom Bologna e Rsu aziendale.