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“Non possiamo permetterci di perdere l'ultima struttura industriale, quella dell'auto, dopo aver perso pezzi importanti della farmaceutica, dell'elettronica, della siderurgia che sono scomparsi o si sono fortemente ridimensionati”. Così il segretario generale Fiom Cgil Torino Edi Lazzi, aprendo l'assemblea nazionale Safety Car: “Abbiamo il dovere di preservarla e rilanciarla, guardando al futuro dell'elettrificazione”.
Edi Lazzi sottolinea che “a Torino nel 2008 producevamo 218 mila autovetture, mentre la media del biennio 2019-2020 è di sole 29 mila, con una variazione dell'87 per cento”. Tutto questo ha determinato dei licenziamenti: “Solo a Torino tra i metalmeccanici abbiamo perso 32 mila posti di lavoro. Nell'ultimo anno, da quando c'è Stellantis, a Torino abbiamo perso 1.800 posti di lavoro. Ha chiuso una fabbrica, la Maserati. È vero che i lavoratori sono passati dall'altra parte in carrozzeria, ma noi abbiamo perso un pezzo storico importante del nostro tessuto produttivo”.
Il segretario Fiom ha così concluso: “Abbiamo monitorato 90 aziende dell'automotive, dove lavorano circa 23 mila persone e, di queste, 7 mila lavorano per gli ingranaggi del cambio, per i pezzi del motore, per la bulloneria del motore. Queste persone, se non ci sarà una visione rispetto all'elettrificazione, alla riconversione, sono destinate nel giro di qualche anno a perdere il posto di lavoro”.