Nella giornata di oggi (9 marzo) la Filcams Cgil di Bologna ha provveduto a inviare ai vari organi ispettivi e, per conoscenza, all'Azienda Ivs Italia, una segnalazione relativa a significative violazioni contrattuali, del Testo Unico 81/2008 e per la mancata verifica quotidiana del carico massimo consentito dal codice della strada dei furgoni aziendali, nella filiale dell’azienda IVS Italia S.p.A. di Calderara di Reno, provincia di Bologna.

Nello specifico, e dopo mesi di confronto con le lavoratrici e i lavoratori del sito, il sindacato di categoria ha potuto documentare il mancato rispetto delle 8 ore giornaliere ordinarie. "Di norma i turni giornalieri in IVS Italia S.p.A - scrive la Filcams bolognese in una nota - vanno da un minimo di 9 ore fino a oltre 10 ore di lavoro. A causa degli eccessivi carichi di lavoro per le consegne sovrastimati già in
fase di programmazione vengono infatti imposte costantemente ore di straordinario aggiuntive e non correttamente retribuite. Tali ore aggiuntive riducono il recupero psico-fisico dei dipendenti e compromettono l’attenzione da parte degli stessi alla guida dei mezzi aziendali, aumentando di conseguenza il rischio di provocare incidenti per eccessiva stanchezza.

Altra denuncia contenuta nella segnalazione della categoria, la cosiddetta "Trasferta Italia”. "IVS Italia S.p.A - si legge nella nota - eroga unilateralmente una indennità di trasferta omni comprensiva
cosiddetta “Trasferta Italia”. Tale indennità, erogata mensilmente, è costituita da due importi di pari valore economico: il primo copre le spese di trasferta effettuate dal dipendente nel mese di riferimento, mentre il secondo copre le ore di straordinario nel mese di riferimento. Entrambi gli importi sono forfettizzati, ma il valore economico complessivo erogato mensilmente non è costante, bensì soggetto a variazioni di cui non si comprende il motivo. Si segnala inoltre che tale indennità “Trasferta Italia” viene attribuita arbitrariamente, dato che alcuni lavoratori pur effettuando trasferte, non hanno alcun riconoscimento in busta paga. E anche la forfetizzazione della parte relativa allo straordinario sarebbe in realtà soggetta a variazioni incomprensibili. IVS Italia S.p.A. non ha mai sottoscritto alcun accordo per la regolamentazione delle trasferte e degli straordinari con il sindacato. Pertanto riteniamo quanto unilateralmente imposta da IVS Italia S.p.A attraverso l’indennità “Trasferte Italia” una violazione del Ccnl".

Altra segnalazione della Filcams bolognese si riferisce alla mancata verifica dei carichi massimi consentiti dal codice della strada dei furgoni aziendali. "Si segnala infine - si legge nel comunicato - la totale mancanza di verifica dei carichi massimi consentiti dal codice della strada dei furgoni aziendali, poiché la filiale è sprovvista sia di una pesa che di un software utile a calcolare in automatico il peso della merce che viene caricata in base al giro di consegne programmato. Tale mancata verifica, qualora il carico dovesse risultare oltre i limiti consentiti, comporterebbe il non rispetto del Testo Unico 81/2008 e del codice della strada. I lavoratori di IVS Italia S.p.A devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare in piena sicurezza, riducendo al minimo ogni rischio di incidente durante la guida. I mezzi devono essere perfettamente in regola per non compromettere la incolumità di chi è alla guida, e quella di terzi. Nonché di danneggiare i beni aziendali. Inoltre mezzi non in regola con quanto previsto dal codice della strada comportano, in caso di controlli delle Forze dell’Ordine, multe per eccessivo carico del mezzo con sottrazione di punti patente o sospensione della stessa.

Riteniamo la situazione non più sostenibile - conclude la Filcams Bologna - per i diritti e per la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Per queste ragioni, e mentre attendiamo un riscontro quanto più rapido dagli organi competenti, nei prossimi giorni se non riceveremo alcuna risposta da parte dell’azienda ci riserveremo di pensare all’uso di ulteriori strumenti di rivendicazione".