ArcelorMittal: sindacati preoccupati per il futuro dell'ex Ilva di Taranto. Fim, Fiom e Uilm contestano la decisione del governo di abrogare la norma che prevedeva “non una immunità penale” per i dirigenti, “ma una immunità limitata alla realizzazione del piano ambientale, e dunque a perimetro e a portata limitata. Tale norma non ha impedito, anche nei mesi precedenti, di indagare su reati al di fuori di quel perimetro, come la sicurezza dei lavoratori”, scrivono in una nota i segretari generali Bentivogli, Re David e Palombella. La decisione è arrivata con l'emendamento votato dalla commissione al Senato che depenna dal dl salva imprese la norma sull'immunità ai vertici di ArcelorMittal, nuovi proprietari dell'ex Ilva, previsto dall'addendum al contratto di acquisto siglato nel settembre 2018.

Per i sindacalisti si tratta di un “fatto grave” che aggiunge ulteriore incertezza – dopo il recente cambio al vertice – al futuro di ArcelorMittal nel nostro paese: quello che si profila ora sarà “nella migliore delle ipotesi il rischio di una drastica riduzione dell'occupazione, nella peggiore il prologo a un disimpegno a lasciare il nostro paese”. “Abbiamo con grande fatica sottoscritto un accordo il 6 settembre 2018 che da un lato l’azienda dall’altro il governo potrebbero far diventare carta straccia”, ricordano i sindacati. Nello specifico, infatti, nell’addendum al contratto siglato il 14 settembre 2018 si legge che “l’affittuario potrà altresì recedere dal contratto qualora un provvedimento legislativo o amministrativo, non derivante da obblighi comunitari, comporti modifiche al Piano ambientale come approvato con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 29 settembre 2017 che rendano non più realizzabile, sotto il profilo tecnico e/o economico, il Piano Industriale”.

E ancora: “Non ha nessuna credibilità un'azione politica e aziendale che a un anno di distanza cambia le carte in tavola e agevola negativamente la congiuntura non favorevole dell'industria italiana. Abbiamo da giorni chiesto un incontro con la nuova Ad, Lucia Morselli, e con il governo che siamo a risollecitare. Se non otterremo una conferma di tutti gli impegni presi, avvieremo al più presto un percorso di mobilitazione”.

Il ministro dello Sviluppo economico, Patuanelli, ha annunciato che a breve incontrerà azienda e sindacati.