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L’ennesima strage sul lavoro si è verificata a Marcianise, in provincia di Caserta: tre operai hanno perso la vita a seguito di un’esplosione. Due sono feriti. Lo riferiscono le agenzie di stampa.
Secondo la prima ricostruzione, la tragedia è avvenuta in un’azienda specializzata nel trattamento di rifiuti, la Ecopartenope. A quanto si apprende, in quel momento si svolgevano lavori di manutenzione.
I lavoratori sarebbero morti per l’onda d’urto causata dall'esplosione di un serbatoio di oli esausti, che li ha sbalzati per diversi metri. Altri due addetti sono rimasti lievemente feriti. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto.
A quanto riportato da Caserta News, proprio la Ecopartenope era stata chiusa nel 2018 per ordinanza del sindaco: in quel caso erano state riscontrate anomalie da Arpac e vigili del fuoco nella lavorazione dei rifiuti. Poi, ovviamente, è stata consentita la riapertura.
Sonia Oliviero, Cgil Caserta: “Tragedia senza fine, è inaccettabile”
(Video a cura di Mattia Carpinelli)
CGIL CASERTA, NAPOLI E CAMPANIA: BASTA STRAGI
“Tre lavoratori hanno perso la vita e diversi sono stati feriti a seguito della gravissima esplosione avvenuta oggi presso l’azienda Ecopartenope di Marcianise*, pare durante operazioni di manutenzione”. Inizia così la nota della Cgil Caserta, Cgil Napoli e Campania.
“Un'altra tragedia intollerabile – per il sindacato -, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio”. Le Cgil Caserta e Napoli e Campania, “esprimono cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili”.
"Non si tratta di fatalità – aggiungono -. È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza. Chiediamo: verità immediata su quanto accaduto; più controlli e ispettori; un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa”. Quindi concludono: “Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta”.