“Noi non abbiamo alcuna intenzione di aprire un nuovo tavolo con Federalimentare per fare un altro contratto. Siamo convinti che l'intensificazione della lotta porterà ad altri risultati per noi”. Così il segretario generale Flai Cgil Giovanni Mininni risponde alla missiva dell'associazione degli industriali, riferendosi allo sciopero indetto per il prossimo 9 ottobre. Le quattro ore di astensione dal lavoro non saranno consecutive, ma divise in base a turni e province, allo scopo di “creare difficoltà alla catena di produzione e alle aziende che hanno stabilimenti in luoghi diversi”.

La sottoscrizione del Ccnl tra sindacati e alcune associazioni di Federalimentare (dal 31 luglio a oggi aumentate da tre a nove) non costituisce nessun tradimento del Patto per la Fabbrica, aggiunge l'esponente Flai, perché il Patto “non è un accordo prescrittivo ma, come tutti gli accordi interconfederali, è di massima, dà delle linee guida”, senza sostituire la contrattazione che resta in mano alle categorie. Perciò “Bonomi sta facendo una forzatura evidente da un punto di vista politico e statutario”, conclude il sindacalista.