"I lavoratori del servizio di trasporto di dispositivi medici, farmaci e campioni biologici delle Asl di Sassari, Nuoro e Olbia che fino a questo mese hanno garantito il servizio in appalto affidato da Ares, rischiano di restare senza lavoro". Lo denuncia la Cgil Sardegna. "Nel cambio di gestione dovuto alla scadenza dell'affidamento alla società Plurima, l'attività è stata assegnata alla società cooperativa Sarda Servizi in modo diretto - si spiega in un comunicato -. Il sindacato ha inviato una richiesta di attivazione delle procedure per il passaggio del personale alla cooperativa e, solo per conoscenza, a Ares, ma alla lettera ha risposto quest'ultima in modo del tutto inusuale, rassicurando l'azienda subentrante sulla possibilità di non applicare la clausola sociale".

Il responsabile del settore appalti della Cgil sarda, Nicola Cabras, e la segretaria regionale della Filcams, Nella Milazzo, hanno inviato una lettera ai vertici di Ares e agli assessori regionali della Sanità e del Lavoro. "Alla richiesta di confronto inviata alla nuova società di gestione e a quella uscente - affermano - l'azienda sanitaria regionale ha ritenuto di dover rispondere in modo del tutto inopportuno, adducendo una serie di motivazioni per avvalorare la tesi per cui non sarebbe necessario applicare la clausola sociale e, anzi, tendenti a sollevare la nuova società dalla responsabilità di procedere in questa direzione e a esercitare, piuttosto, una certa discrezionalità. In ballo c'è il destino di circa 25 dipendenti che dal 1 settembre non sanno cosa li aspetta".