Il tribunale di Bergamo ha dichiarato l'illegittimità del licenziamento intimato dalla Fbm Hudson ad un delegato della Fiom Cgil, accogliendo il ricorso presentato dal lavoratore con l'assistenza legale dallo studio dell'avvocato Giuseppe Cattalini e il patrocinio della Fiom Cgil di Bergamo. "Il giudice del lavoro ha ritenuto che non sussistesse alcuna giusta causa a fondamento del licenziamento - scrive in una nota la stessa Fiom bergamasca - e di conseguenza lo ha annullato, ordinando all'azienda di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro, oltre a risarcirlo con il pagamento di 12 mensilità. Secondo il giudice la presunta negligenza addebitata al lavoratore non poteva giustificare un provvedimento così grave come quello del licenziamento".

Il delegato era stato licenziato il 4 Aprile 2018, a seguito di un presunto errore durante una fase di saldatura. “Ancora una volta l'applicazione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori ha impedito alle aziende di licenziare ingiustamente un lavoratore e ha consentito alla vittima di poter ritornare nel proprio posto di lavoro, restituendogli un senso di giustizia e una dignità morale che nessun indennizzo economico avrebbe potuto assicurargli”, hanno dichiarato Andrea Agazzi, segretario della Fiom-Cgil e Paola Guerini, funzionaria che per la Fiom-Cgil segue l'azienda.