L’assemblea di redazione dell’Agenzia Dire ha proclamato lo stato di agitazione a seguito dell’avvio della procedura di licenziamento comunicato dall’azienda lunedì 25 settembre. I redattori hanno annunciato una giornata di sciopero per mercoledì 27 settembre, insieme a un pacchetto di sciopero di cinque giorni da utilizzare nel corso della trattativa, qualora le richieste non dovessero essere accolte.

I giornalisti dell’agenzia ritengono “inaccettabili e illegittimi questi licenziamenti, oltre che lacunosa e scarsamente motivata la stessa procedura avviata dall'azienda”, si legge nel comunicato dell’Associazione stampa romana. Per 28 lavoratori (15 giornalisti e 13 grafici), l’esubero arriva dopo quasi due anni di sacrifici, in cui hanno accettato il contratto di solidarietà per mantenere i livelli occupazionali e hanno visto pagamenti a singhiozzo in due soluzioni.

La procedura di licenziamento si inserisce in un clima di ostilità da parte dell’azienda, che a fine agosto “ha citato i componenti del comitato di redazione – continua la nota – in un procedimento di mediazione con l'accusa di diffamazione per una nota pubblicata a fine luglio sul sito della Slc Cgil e mai uscita sui notiziari o sul sito dell'Agenzia Dire”.

“Per questi motivi, l'Assemblea dei redattori chiede il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivo e dell'azione legale nei confronti della propria rappresentanza sindacale” conclude il comunicato del sindacato dei giornalisti, che delibera anche lo sciopero delle firme.