Sono stati identificati, i cinque operai travolti e uccisi nella notte da un treno in transito mentre stavano lavorando ai binari della linea ferroviaria Torino-Milano, vicino alla stazione di Brandizzo. Sono Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso; Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli. I cinque risultano deceduti sul colpo a causa del forte impatto.

Erano tutti operai della società Sigifer di Borgo Vercelli, nel Vercellese, e al momento dell'incidente stavano per iniziare la sostituzione di alcune rotaie. Il treno in transito a 160 chilometri al binario 1 li ha travolti in pieno, uccidendoli sul colpo. Dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della stazione, la procura di Ivrea, che sta cercando di ricostruire la dinamica dell'accaduto, conta di potere acquisire importanti dettagli.

"Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti" si legge in una nota della Rete ferroviaria italiana (Rfi), in cui viene spiegato che "erano in corso interventi di manutenzione da parte di una ditta appaltatrice esterna" e che "un treno non in servizio commerciale ha investito alcuni operai. Cinque di loro - viene confermato - sono deceduti. La dinamica di quanto accaduto - viene precisato - è al vaglio delle autorità competenti e di Rete ferroviaria italiana".

"A sedici anni di distanza siamo di fronte a una nuova Thyssen. Quello che è successo alla stazione di Brandizzo è inconcepibile, soprattutto a Torino e in Piemonte". Lo afferma Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte. "Il sistema dei subappalti e degli appalti - osserva - fa risparmiare le imprese, ma mette a rischio salute e vita dei lavoratori e delle lavoratrici. Politiche aziendali tese al risparmio aumentano i rischi e le vittime, determinano tragedie e compromettono la vita di persone che escono da casa per lavorare e non ci ritornano più. È un sistema che va cambiato".

“Ora è il momento del rispetto e del cordoglio verso le famiglie delle vittime e i colleghi di lavoro, ma tanta è la rabbia perché un incidente così non poteva tecnicamente accadere, tra procedure, tecnologie di segnalamento e blocca traffico, coordinamento degli interventi di manutenzione programmata e gestione del materiale rotabile. Aspettiamo il lavoro della magistratura ma su questa vera e propria strage ci aspettiamo da parte di tutti, di capire la reale dinamica dell’incidente e le diverse responsabilità”. Lo dichiara in una nota Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, il sindacato delle costruzioni. “Sempre più spesso si rischiano o si verificano incidenti, per fortuna dagli esiti meno gravi, in occasione di interventi di manutenzione notturna delle infrastrutture che vedono impegnati centinaia di lavoratori - conclude Genovesi -, interventi che dovrebbero prevedere il blocco della circolazione in prossimità e un sistema di tutele e procedure tali da mettere chi lavora sempre in piena sicurezza”.

Aggiornato 10.42