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Il settore del trasporto aereo è fra i più colpiti dall’emergenza coronavirus, non solo per la crisi delle compagnie ma anche per le ricadute sui settori di handling e catering, tutti vittime della poca attività e dei voli cancellati. Le notizie del blocco dei voli per Milano da parte di American Airlines e delle cancellazioni da parte di molte compagnie nazionali come dalla Turchia e Israele, non fa che aumentare la preoccupazione per un comparto ormai in ginocchio. Per la Filt la soluzione è una: una compagnia nazionale che garantisca la mobilità.
"Oggi con l’emergenza coronavirus si comprende ancora di più come sia necessario avere una compagnia nazionale che garantisca la mobilità dei cittadini - afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito -, anche quando il resto delle compagnie mondiali per logiche di geopolitica e di mercato interrompono i voli e di fatto ci chiudono nei nostri confini". .
"In questo contesto difficile - spiega ancora Cuscito - le compagnie di bandiera sono le uniche in grado di garantire la mobilità dei cittadini e l'occupazione anche quando questo vuol dire volare in perdita, cosa che ovviamente non possiamo chiedere ai vettori privati stranieri e alle low cost”.
"Il Governo - chiede infine la Filt - deve intervenire rapidamente con investimenti e interventi strutturali nel settore e a tutela delle compagnie aeree italiane in crisi Alitalia e Air Italy".
È di venerdì scorso, tra l'altro, l'allarme lanciato dalla Cgil e dalla Filt di Roma e Lazio sulle possibili, devastanti, ricadute dell'emergenza virus sui lavoratori degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. "Nel totale silenzio della politica e delle istituzioni - hanno detto i sindacati - uno tsunami senza precedenti si sta abbattendo sul sistema del trasporto aereo italiano, che avrà delle conseguenze drammatiche sull’occupazione”. “Il sistema industriale del trasporto aereo è stato messo in ginocchio non certo dal Coronavirus, ma da una totale assenza di strategia Paese per le politiche del settore", attaccano Filt e Cgil.