Una delegazione del Consorzio europeo del Media freedom rapid response sarà in Italia il 16 e il 17 maggio per osservare da vicino ciò che accade nel bel Paese e studiare le ragioni che ci hanno fatto scendere di posizione nella classifica redatta da Reporters Sans Frontieres.

Che la situazione sia grave e anche preoccupante lo dice la cronaca: l’assemblea dei giornalisti e delle giornaliste dell’Agenzia Agi ha sfiduciato la direttrice Rita Lofano per le mancate relazioni sindacali nella vicenda della cessione della testata ad Angelucci, contemporaneamente alla Dire parte una nuova protesta contro un ulteriore piano di tagli. E lo raccontano il susseguirsi di tentativi di soffocare la libertà di espressione all’interno della Rai.

Giovedì 16, allora, l’Usigrai ha convocato per le 10.30 un sit in davanti alla Sede di Viale Mazzini per “raccoglie riflessioni e proposte a garanzia della libertà di espressione e del diritto ad essere informati”. In strada anche Slc Cgil e a spiegare le ragione dell’adesione è il segretario nazionale della categoria Riccardo Saccone, preoccupato per il progressivo declassamento dell’Italia rispetto all’esercizio di questo “valore democratico irrinunciabile e costituzionalmente sancito e tutelato”.

“La libertà di stampa è da sempre un pilastro su cui fonda l’azione e l’elaborazione della Cgil e del suo Sindacato dei Lavoratori della Comunicazione, Slc, -fa sapere Saccone- che esercitano perciò una costante vigilanza democratica sulla sua ampiezza e sulla sua evoluzione”.

A fronte del declassamento del nostro paese al 58’ posto nella classifica di Reporters Sans Frontieres, -informa il sindacalista- Slc rafforza la sua attenzione ed il suo impegno quotidiano a difesa del pluralismo dell’informazione e dei suoi operatori ed a fianco di quanti -giornalisti minacciati, intimiditi, od operatori esposti sui fronti di guerra- rischiano in proprio per consentire la più ampia conoscenza dei fatti e degli accadimenti di rilievo pubblico”.

Per questo la Slc sarà presente con una sua delegazione al presidio promosso dal Sindacato dei Giornalisti del Servizio pubblico RadioTelevisivo, Usigrai, con lo Speakers’ Corner. Un'occasione di confronto democratico che darà modo a forze ed organizzazioni diverse di portare il proprio contributo a sostegno della libera espressione di ciascuno che la Carta fondamentale prevede all’articolo 21.