“L’ennesimo, terribile, incidente avvenuto ieri lungo l’Autostrada A14, nel tratto tra Pedaso e Grottammare, solleva una serie di interrogativi che necessitano di una risposta rapida e precisa per fugare ogni dubbio su quanto accaduto”. Con queste parole Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche, ha commentato il grave incidente occorso ieri, 4 aprile, lungo la A 14. Tre i veicoli coinvolti, due camion di cui uno in fiamme e un pullman che trasportava dieci stranieri. Bilancio drammatico, un morto, l’autista del pullman, e 11 feriti di cui due gravi. In un tratto di autostrada che è stato spesso teatro di scontri e disagi.

La prima questione per il segretario della Cgil marchigiana, “riguarda il rispetto del cronoprogramma che la Società Autostrade aveva garantito per i lavori nelle gallerie del tratto indicato. Questi lavori, infatti, nelle 11 gallerie, dovevano terminare a dicembre del 2023, con l’ultimo intervento all’interno del tunnel Monterenzo e Croci, così come la stessa Società si era contrattualmente impegnata e aveva quindi garantito alle istituzioni della nostra regione e anche comunicato agli stessi utenti e automobilisti”.

Si deve, purtroppo, constatare “come i termini di quei lavori invece non siano stati rispettati visto che il transito ancora oggi lungo quel tratto è soggetto, all’interno delle medesime gallerie, a una serie infinita di restringimenti di carreggiata, di deviazioni di tracciato e spesso di un pericolosissimo traffico a senso alternato in un’unica direzione di marcia, ivi compresa la stessa galleria Vinci dove ieri è avvenuto l’ennesimo incidente. Perché la Società Autostrade non ha rispettato i tempi e i termini della scadenza contrattuale sulla quale si era impegnata?”.

E, di questa inadempienza, si chiede Santarelli, “sono stati informati il ministero delle Infrastrutture, il Governo regionale e le Istituzioni provinciali e comunali del tratto interessato? E, in tal caso, quali sarebbero i tempi di un eventuale nuovo cronoprogramma? E come mai agli utenti, anche in termini di prevenzione oltre che di corretta e dovuta informazione, invece nulla è stato comunicato?”

E ancora: “quella che appare una palese inadempienza, comportava o meno forme di penalità e, eventualmente, sono state esse definite dal ministero delle Infrastrutture? E quali e in che forma?”

“Quello che la Cgil intende esprimere, insieme al cordoglio e ai sentimenti di partecipazione al dolore delle famiglie della vittima e dei feriti, è la preoccupazione per tutto questo e l’auspicio è che la dinamica dell’incidente possa essere rapidamente chiarita”.

Secondo il segretario generale della Cgil Marche, “parlare di allargamento, by pass o arretramento non esclude che la Società Autostrade debba garantire, ora, la totale e completa sicurezza di quel tratto autostradale da cui dipende la mobilità civile e anche economica di un’intera area della regione, invece sottoposta quotidianamente a disagi e pericoli di cui sembra che nessuno alla fine ne sia mai responsabile”.

“Invece – conclude Giuseppe Santarelli – non solo per il numero degli incidenti ma anche per la morte di tante persone, sempre di più questa situazione fa pensare a quanto accaduto al ponte Morandi, a Genova, ma nel silenzio e senza quel clamore e accertamento delle responsabilità anche penali che in quel caso invece avvenne”.