“Sono ormai migliaia i lavoratori impegnati nei centri di accoglienza di tutta l’Italia a rischio di licenziamento dopo l’entrata in vigore del Decreto Sicurezza e Napoli non ne è certamente esente. Sono anche questi gli effetti di una legge iniqua che sta mettendo in ginocchio tutto il sistema di accoglienza, determinando la chiusura di molti centri e riducendo drasticamente il numero delle ore di lavoro dedicate ai servizi”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Cgil di Napoli.

“Un duro colpo – precisa la Cgil – non solo a strutture sicure che garantiscono un reale percorso di integrazione ed educazione, ma anche per il lavoro, per i tanti che con competenze diverse operano in quei centri”.

“La Cgil Napoli – conclude la nota – aveva già da tempo lanciato l’allarme anche nell’incontro tenutosi a dicembre in prefettura e oggi più che mai chiede, insieme alla Funzione pubblica di Napoli, che vengano messe in atto misure per contrastare i licenziamenti e gli effetti di una legge ingiusta le cui conseguenze ricadono, come troppo spesso avviene, direttamente sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori e a cancellare il diritti di coloro che scappano da guerre, miserie e disperazione”.