“Basta con dichiarazioni che rischiano di danneggiare la stabilità di una delle poche aziende solide del Paese. Il ministro Di Maio si occupi invece di risolvere le centinaia di crisi aziendali già in atto, per salvaguardare economia e occupazione del Paese, come ad esempio Alitalia, che da oltre due anni è in amministrazione straordinaria”. A dirlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti nazionali: “Procurare con dichiarazioni senza senso la crisi di una grande azienda come Atlantia, finanziariamente e industrialmente sana, quotata in Borsa e certamente non decotta, equivale anche a mettere a repentaglio le condizioni di migliaia di lavoratrici e lavoratori che quotidianamente vi operano con grande professionalità, assicurando la circolazione a milioni di auto e camion, da Nord a Sud del Paese”.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti nazionali rilevano, invece, che “l'attenzione del ministro e l'azione del governo andrebbero piuttosto riposte sulle concessioni autostradali nel loro insieme, per migliorarne la rete e il sistema complessivo, rendendole più sicure, efficienti e meglio collegate ai territori e al resto delle infrastrutture del Paese, assicurando la qualità del lavoro e la continuità dell'occupazione dei lavoratori”. In conclusione, i sindacati si aspettano che “responsabilmente il governo ritiri quanto dichiarato per ristabilire tranquillità ai mercati e stabilità ad Atlantia, e lasci ai magistrati il compito innanzitutto di accertare e poi punire i responsabili della tragedia del Ponte Morandi”.