In Basilicata, zona rossa, ci sono altri 169 nuovi positivi al Covid a fronte di 1.666 tamponi molecolari processati ieri. Lo fa sapere la task force regionale che informa che "a seguito di verifica e riallineamento tra le piattaforme Covid-19 della Regione Basilicata e dell'Istituto Superiore di Sanita', con il bollettino odierno si registrano 270 guarigioni relative al periodo antecedente. Si tratta di soggetti gia' dichiarati guariti, nei tempi e nelle modalita' previste dalle vigenti circolari ministeriali, dai servizi delle aziende sanitarie territorialmente competenti". Alle 270 guarigioni di residenti dovute a riallineamento se ne sommano 203 odierne, per un totale di 473 guarigioni. Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 3.655, di cui 3.548 in isolamento domiciliare. Sono 11.809 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 364 quelle decedute. Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 107: a Potenza 30 pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 21 in Pneumologia, 7 in Medicina d'urgenza e 4 in Terapia intensiva dell'ospedale San Carlo; a Matera 26 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive, 11 in Pneumologia e 8 in Terapia intensiva dell'ospedale 'Madonna delle Grazie'.

Rt: lo scorso venerdì era di 1,51, il più alto in Italia, balzato da 1,03 in una settimana. A oggi (bollettino task force della Regione del 5 marzo su dati di ieri, 4 marzo) ci sono 107 ricoverati di Potenza e Matera, con 12 posti letto occupati in terapia intensiva. Il dato è al di sotto delle soglie di guardia e della media nazionale,ma l’Rt resta ancora alto.

“Il passaggio della Basilicata nella zona rossa non è casuale e tanto meno riferito solo all’aumento dell’indice di contagiosità. Piuttosto evidenzia tutti i limiti della gestione pandemica della sanità lucana e della completa assenza di programmazione. Assenza di un tracciamento strutturato ed organico, pochi tamponi mentre i tremila annunciati mesi fa restano un lontano  miraggio. Scuole abbandonate a se stesse, senza alcuna costante e pianificata attività di screening, come se i tamponi effettuati una tantum possano consentire di avere la situazione sotto controllo”. È quanto affermano il segretario generale Cisl Basilicata, Angelo Summa.

“Al netto dei ritardi e delle difficoltà registrate su tutto il territorio nazionale, la nostra regione non si sta certo contraddistinguendo per celerità e lungimiranza gestendo più nella logica della gestione quotidiana dell’emergenza e delle criticità dovute a una assenza di pianificazione. Perdura la carenza di strutture in grado di accogliere i cittadini positivi al Covid 19, i cosiddetti hotel Covid, la rete della sanità pubblica è ridotta a poche unità, solo dal mese di aprile dello scorso anno la Regione si è dotata di strumenti informatici di gestione dell'emergenza e di ulteriori competenze che hanno agevolato la risoluzione di alcuni problemi, ma è evidente che la storia si ripete, registrando una perdurante incapacità di arginare questa nuova ondata del contagio. Rallentamenti e disorganizzazioni si registrano anche sotto il profilo dei vaccini. È partita dal 1° marzo la campagna nelle scuole ma non sappiamo con quale metodo e modalità, escludendo dalle priorità gli insegnanti di sostegno”, conclude il dirigente sindacale.