La presentazione delle proposte della Cgil Sicilia

Cogliere l’occasione della prossima Finanziaria regionale in Sicilia per mettere in moto una politica di espansione in grado di avviare un percorso di sviluppo che guardi al futuro e alle prospettive per le giovani generazioni. È questo “un obiettivo irrinunciabile” per la Cgil Sicilia che ha presentato oggi, 29 ottobre, un documento che contiene le proposte del sindacato per una “finanziaria snella ma dalle finalità di ampio respiro, una finanziaria per cambiare la Sicilia e per cambiare in meglio le prospettive per i siciliani e dare risposte ai giovani. Che affronti le vere criticità uscendo dai vecchi schemi della spesa parcellizzata e clientelare”.

Mannino, Cgil Sicilia: “Si apra un confronto sul tema della spesa regionale”

Alfio Mannino

“Abbiamo voluto anticipare con le nostre proposte la presentazione della Finanziaria da parte del governo regionale – ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino – affinché si apra un confronto sul tema della spesa regionale, nell’ambito del quale la Finanziaria sia solo il primo punto. Ci
preoccupa – ha detto il dirigente sindacale – l’impostazione annunciata di una Finanziaria per metà costruita attraverso gli emendamenti, senza un progetto organico. Servono risposte immediate – ha sottolineato il segretario della Cgil – a fronte di una Finanziaria nazionale asfittica, ma serve anche che si discuta subito dopo e ci sia il confronto su come fare fronte ai tagli dei fondi strutturali, affinché in Sicilia possano essere realizzate le infrastrutture necessarie per avviare una nuova fase economica e sociale e costruire un nuovo modello di Regione”.
Nel documento presentato la Cgil rileva che “le risorse a disposizione per la Finanziaria sono tante, oltre 1 miliardo e 200 milioni, e devono costituire l’occasione per un vero rilancio economico e sociale della nostra regione e dare risposte ai giovani”.

La Cgil individua nove filoni strategici

Il sindacato individua nove filoni strategici di intervento “come possibili titoli degli articoli della nuova Finanziaria”. E dà conto anche dei risultati che ne potrebbero derivare: la crescita del Pil regionale dell’1%; il rallentamento dello spopolamento e dell’emigrazione giovanile; la ripartenza dell’ascensore sociale; la stabilizzazione di 30 mila lavoratori e lavoratrici e 100 mila nuovi occupati tra pubblico e privato; la ripresa dei consumi; maggiore efficienza della pubblica
amministrazione; la valorizzazione del territorio; più diritto alla
salute, all’abitare e all’istruzione”. “I giovani e il futuro – ha sottolineato Mannino – sono il filo conduttore e il denominatore comune degli interventi che abbiamo individuato”.

Il sindacato propone misure a sostegno degli Enti locali, per una spesa prevista di 240 milioni. Uno stanziamento di 110 milioni per il diritto all’abitare; di 50 milioni per il contrasto al dissesto idrogeologico e alla desertificazione. Inoltre chiede una previsione di spesa di 210 milioni per il diritto alla salute e di 75 milioni per il diritto allo studio. Fondamentali per la Cgil sono le politiche di sviluppo e di valorizzazione del patrimonio di edilizia privata (50 milioni) e di rigenerazione della pubblica amministrazione (160 milioni) e le politiche giovanili, per le quali viene proposto uno stanziamento di 150 milioni. E ancora, il sostegno, nel capitolo legalità, a chi gestisce beni confiscati alla mafia (20 milioni).

Tra le righe della proposta della Cgil, che declina i titoli individuati in interventi specifici, nuove iniziative come, nel capitolo delle politiche giovanili, quella del servizio civile potenziato (150 milioni) finanziando tirocini retribuiti in botteghe artigiane e aziende agricole tradizionali per trasmettere competenze mestieri in via di estinzione. Inoltre, la soluzione del problema del precariato negli enti locali e nella sanità, riforme come quella della forestazione per la valorizzazione e la tutela del territorio stabilizzando il lavoro e promuovendo il ricambio generazionale”.