“Lavoravo in una clinica privata dal 1995. Mi occupavo dell’accettazione e preparazione dei pazienti per gli esami radiologici. Una mattina mi chiamano in direzione e mi presentano il mio licenziamento”. A parlare è Riccardo Felici, reintegrato dopo 18 mesi grazie al supporto legale della Cgil: “Dopo quasi trent’anni senza mai un richiamo, mi sono ritrovato accusato di aver causato lesioni a un paziente e danno d’immagine all’azienda. Una cosa che non ho mai fatto”.

Il percorso legale ha visto Riccardo vincere in tutti e tre i gradi di giudizio. “Quei mesi sono stati drammatici. A 57 anni, con lo stigma di un licenziamento ingiusto, è difficile ricominciare. È fondamentale abolire il Jobs act: ha tolto dignità e diritti ai lavoratori. Tutti dovrebbero poter difendere la propria verità, come ho fatto io”. Quando finalmente è potuto tornare al lavoro, racconta, è stata “un’emozione fortissima, ero l’uomo più felice del mondo”.