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Torna anche quest’anno la Settimana europea della mobilità, promossa dalla Commissione europea e dedicata alla mobilità urbana sostenibile. Mobilità per tutti è lo slogan scelto quest’anno. L’iniziativa si propone di sensibilizzare al tema dell’accesso universale ai trasporti, indipendentemente dal reddito, dalla posizione sociale, dal sesso o dalle abilità. Ma punta anche a ripensare i trasporti in maniera sostenibile, nonché a sensibilizzare cittadini e istituzioni sulla necessità di ridisegnare gli spazi pubblici come le strade, nell’ottica di una maggiore sicurezza, pulizia e vivibilità. In tutta Europa, e in Italia, sono centinaia le città che aderiscono alla Settimana europea, inaugurata il 16 settembre e che si chiuderà il 22 settembre.
Una mobilità inclusiva
In Europa ogni anno si contano 84 mila decessi per incidenti stradali, tra cui 20 mila pedoni e 3 mila ciclisti. I dati sono peggiori nei paesi in cui la mobilità attiva è meno favorita. Per fare un confronto: in Danimarca e Olanda i pedoni e ciclisti vittime di incidenti sono 5 volte inferiori rispetto a quelli registrati in Italia, malgrado i km percorsi a piedi o in bici siano 3-4 volte superiori. Un sistema di mobilità inclusivo vuol dire fornire una gamma diversificata di servizi e modalità di trasporto, individuando ciò che si adatta al contesto locale, in termini di accessibilità economica ma anche sociale. E per farlo è inderogabile il coinvolgimento delle comunità locali, che conoscono e sperimentano sulla propria pelle quotidianamente difficoltà, limiti, esigenze.
Più strade scolastiche, più bambini sicuri
Si pensi a campagne di partecipazione popolare nate dal basso come la realtà di Street For Kids, che si impegna per la creazione di strade scolastiche sicure e accessibili, dove i bambini all’uscita di scuola possano correre, andare in bici, ritrovarsi senza il rischio di andare incontro a pericoli imminenti. La campagna è infatti nata per moltiplicare il numero di strade scolastiche in tutta Europa e promuovere la mobilità attiva nei percorsi casa-scuola. Le strade scolastiche, oltre cento quelle create finora, sono una realtà anche in Italia. Si pensi a quella inaugurata ad aprile del 2025 a Roma, via Monte Ruggero, su cui si trovano due plessi dell’i.c. Maria Montessori. La strada è stata trasformata tramite un intervento di urbanismo tattico dalla street artist Gio Pistone, grazie al progetto Asphalt Art Initiative di Bloomberg Philanthropies. In pochi messi è già diventata luogo di incontro per le famiglie e i cittadini, ed è uno degli spazi che nella capitale ospitano le iniziative della Settimana europea della Mobilità.
Fa bene alla salute, all’ambiente, al cuore
La mobilità sostenibile fa bene alla salute, all’ambiente, all’economia familiare. Ma si può trasformare in una preziosa occasione di condivisione e partecipazione collettiva, nonché per sperimentare forme d’arte e di cultura diffusa, in cui le strade si trasformano in piazze, palchi, musei, spazi di gioco.