Più di 100 lavoratori di Veneto Strade hanno manifestato questa mattina, 7 febbraio, davanti alla sede della società mentre era in corso il consiglio di amministrazione. Il vertice aziendale ha ricevuto una delegazione di manifestanti e sindacalisti che hanno espresso la propria preoccupazione a fronte delle notizie riguardanti l’apertura dello stato di crisi dell’azienda e del possibile utilizzo di cassa integrazione.

“Come Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti regionali - questo il racconto dei sindacalisti - abbiamo denunciato l’irresponsabilità dell’azienda e dei suoi azionisti (che ricordiamo essere le istituzioni del Veneto  - 50% le Province, 30% la Regione) per essere arrivati oggi ad una crisi annunciata da 5 anni. Il problema che abbiamo rappresentato, e ben noto alla società, è la cronica mancanza di risorse necessarie a mantenere il servizio e garantire occupazione e stipendi dei lavoratori".

Per il 2017, secondo i sindacati, mancano 9 milioni di euro che dovevano essere la quota prevista dalle convenzioni tra Veneto Strade e le Province, in particolare quella di Belluno: "Senza tali risorse la società ci ha confermato di non effettuare più il servizio per la provincia di Belluno dal primo di marzo. Dopo di che abbiamo ricevuto la comunicazione di avvio della procedura di crisi da parte del consiglio di amministrazione e la richiesta di cassa integrazione per 90 lavoratori della provincia di Belluno".

"Abbiamo espresso tutto il nostro disappunto per tale scelta e per il fatto che, alla fine, debbano essere ancora una volta i lavoratori a subire le conseguenze di una crisi annunciata e a fronte della quale, a nostro giudizio, le istituzioni non hanno fatto tutto quello che era nelle loro possibilità per evitare il precipitare della situazione. Le Province devono trovare i soldi e li devono trovare dal Governo", continua la nota.

Il sindacato dopo l’incontro con il CdA ha deciso assieme ai lavoratori di mobilitarsi con un programma fitto di iniziative, a cominciare da: uno sciopero di 4 ore fin dai prossimi giorni;  una richiesta di incontro pubblico con tutti i parlamentari veneti per sostenere la necessità del finanziamento da parte del Governo;  una ulteriore iniziativa di mobilitazione e sciopero per l’intera giornata il 24 febbraio, data prevista per la prossima assemblea dei soci di Veneto Strade.

"L’azienda deve rimanere unica nel servizio di gestione, manutenzione e sicurezza per la viabilità dei cittadini del Veneto”, conclude la nota.