Un blitz alla mensa di Economia della Sapienza di Roma e agli uffici di LazioAdisu di via Cesare De Lollis, nei pressi della città universitaria. Così oggi (9 novembre) gli studenti di Link Roma, il sindacato universitario, hanno denunciato "il pesante taglio dell’89% attuato dal governo al fondo nazionale delle borse di studio". "Vendiamo le ultime borse di studio su Ebay", hanno annunciato ironicamente al megafono i giovani espendo lo striscione: "Delitto allo Studio, diritti verso il 17 novembre".

Circa 150mila studenti potenzialmente idonei, afferma Link "rischiano di non ricevere servizi, case dello studente, contributi da parte dello Stato per il prossimo anno accademico e di rimanere totalmente esclusi dai percorsi formativi in violazione dell’articolo 34 della Costituzione. Tutto questo in completa discontinuità rispetto a quanto sta accadendo negli altri Stati europei che, nonostante la crisi, continuano a investire in politiche volte a garantire a tutti la possibilità di accedere ai più alti livelli della formazione".

Prosegue la nota: "Contro l’assurda figura degli idonei non vincitori (studenti che hanno dei diritti che lo Stato non è in grado di garantire) noi di Link Roma proponiamo un nuovo sistema di welfare studentesco e un investimento straordinario su borse di studio, alloggi, trasporti e accesso informale alla cultura. Contro i tagli e contro il ddl Gelmini, che istituisce prestiti d’onore e fondo per il merito saremo in piazza il 17 novembre, insieme a migliaia di studenti medi e universitari di tutta Italia".