"Siamo venuti a conoscenza che il Cociv ha rescisso via mail il contratto con un'azienda genovese, operante nel movimento terra, nel cantiere del Terzo valico. La prima conseguenza di questo atto è pagata dai dipendenti della ditta, oltre una quarantina di edili, senza contare la dispersione a livello di professionalità di quanto resta del tessuto produttivo locale". È quanto affermano in un comunicato unitario Fillea, Filca e Feneal di Genova.

"Al di là delle motivazioni che hanno spinto Cociv a un gesto così radicale, quello che c'interessa è il destino dei lavoratori, che senza quel lavoro si aggiungeranno ai tanti disoccupati del comparto. Tutto ciò entrerà nell'oggetto del programmato tavolo prefettizio del 19 dicembre, da noi chiesto dopo il commissariamento del Terzo valico, e nel frattempo non si escludono manifestazioni di protesta", concludono le tre sigle delle costruzioni.