Vertenza Tecnis: da ieri, 31 maggio, sono scaduti i contratti di nove lavoratori impegnati nei lavori dell'Anello ferroviario. I sindacati degli edili hanno spedito una nota all'azienda, chiedendo di trasformare, nel più breve tempo possibile, i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.

“La richiesta è motivata dal fatto che in un cantiere con uno stato d’avanzamento lavori consistente, e che si sviluppa in pieno centro città con diverse aree cantierizzate, non si può certo pensare di ridurre la forza lavoro – dichiarano Ignazio Baudo, Paolo D'Anca e Francesco Piastra, per Feneal, Filca e Fillea –. Anzi, a nostro avviso, il numero di lavoratori da impegnare, in relazione alla produttività del cantiere in itinere, dovrebbe aumentare”.

Per questo, i sindacati sollecitano a gran voce la nomina del commissario straordinario, per riprendere in mano le sorti della Tecnis ed evitare la paralisi dei lavori. Al momento, si ferma quasi un terzo della forza lavoro: 9 operai su 33. “Il cantiere va rilanciato. Diminuire la forza lavoro adesso rischia di far regredire e degradare il lavoro svolto. Occorre subito dare una guida all'azienda, con un commissario straordinario – aggiungono i tre dirigenti sindacali –. E tra i primi atti ci dovrà essere, oltre al pagamento dei cinque mesi di spettanze arretrate agli operai, il rilancio del cantiere con la stabilizzazione dei lavoratori, presupposto per portare l'Anello ferroviario a pieno regime produttivo. Per questo, chiediamo l'assunzione definitiva. Se rilanciato, il cantiere porterà lavoro per almeno altri due anni. E il numero dei lavoratori, anzi, potrà aumentare, come da tempo chiediamo”.