Sono convinti di rientrare nei requisiti per ricevere la 14esima mensilità, ma a luglio non hanno visto un euro in più rispetto al 2016. Così un centinaio di pensionati padovani hanno contattato in questi giorni le leghe dello Spi Cgil di Padova per verificare di avere o meno diritto alla somma aggiuntiva, introdotta grazie all’accordo dello scorso settembre tra sindacati e governo.

Secondo i calcoli dello Spi Cgil Veneto, a luglio più di 21.000 pensionati padovani (con un reddito compreso fra i 750 e i 1.000 euro lordi al mese) avrebbero dovuto percepire per la prima volta la 14esima, corrispondente in media a 420 euro. Ma, viste le tante segnalazioni che anche in questi giorni stanno arrivando nelle sedi del sindacato dei pensionati della Cgil, Non è andata così.

“Riteniamo che, al di là delle oltre cento persone che hanno contattato le nostre sedi, molti altri non l’abbiano ricevuta, pur avendone diritto” – dice Alessandro Chiavelli, segretario generale Spi Cgil di Padova –. Il problema potrebbe essere legato al mancato aggiornamento dei dati reddituali, sulla base dei quali l’Inps verifica il diritto alla quattordicesima. Con i nostri uffici stiamo seguendo le diverse posizioni. Per chi non ha ricevuto la quattordicesima, pur avendone diritto, andremo a chiedere all'Inps tramite un'apposita domanda di provvedere al pagamento”.

Lo Spi ricorda che prima dell'accordo la somma aggiuntiva spettava agli over 64 anni con un reddito inferiore ai 9.786,86 euro lordi annui (corrispondenti a 750 euro lordi al mese). Da quest'anno, arriva anche agli over 64 anni con redditi annui compresi fra i 9.786,86 euro lordi e i 13.049,14 euro lordi, cioè a chi percepisce assegni che variano circa fra i 750 e i 1.000 euro lordi al mese. Chi già la percepiva, invece, se l’è vista aumentare del 30%.

“Bisognerà fare una verifica attenta, perché un diritto è un diritto e perché sappiamo bene come tale piccola risorsa sia importante per gli anziani – continua Chiavelli -. La 14esima è stata una conquista del sindacato nel 2007, con il protocollo sul welfare firmato allora con il governo Prodi e Cesare Damiano come ministro. Conquista che abbiamo allargato a un numero maggiore di pensionati con il verbale d'intesa del settembre scorso, entrato poi nella legge di Stabilità. Il bonus va a incrementare le pensioni da contributi e non quelle assistenziali, per cui parlare genericamente di pensioni basse, come fa qualcuno, è fuorviante”.

Rosanna Bettella, responsabile previdenza Spi Veneto, ricorda che “i patronati Inca Cgil e le leghe dello Spi Cgil su tutto il territorio regionale sono a disposizione dei pensionati per effettuare le necessarie verifiche e controllare se si rientri nei parametri per ricevere la quattordicesima mensilità. L’invito che lo Spi rivolge ai pensionati è di andare ai suoi sportelli non soltanto per verificare il diritto alla quattordicesima e il suo ammontare, ma per qualsiasi dubbio relativo alla propria pensione”.