"Oggi i pensionati bolognesi sono scesi in piazza al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici impegnate in importanti vertenze per il lavoro e la sua dignità. La loro mobilitazione è giustificata anche dalla mancata convocazione, da parte del Governo, per affrontare in modo equo l’attuazione della sentenza della Corte Costituzionale, cosa non ancora avvenuta con il decreto varato". Così Valentino Minarelli, segretario generale dello Spi Cgil di Bologna.
 
"Ma le ragioni della richiesta di incontro non riguardano solo questo aspetto. In realtà, i pensionati vogliono affrontare con il Governo Renzi temi non nuovi e mai risolti, come l’ingiustizia nei confronti dei milioni di pensionati sotto i mille euro, e ai quali non sono mai arrivati gli 80 euro, oppure l’ingiustizia fiscale rappresentata dalla 'no tax area', che vede, a parità di reddito, i pensionati pagare più Irpef", prosegue il leader dei pensionati bolognesi.

"La nostra mobilitazione continuerà fino a quando non avremo giustizia ed equità, perché è inaccettabile che chi ha versato 40 anni di contributi e pagato regolarmente le tasse sia considerato un privilegiato in un paese di evasori e di vitalizi, con manager pubblici che prendono milioni di stipendio ogni anno. No! Il pensionato è un cittadino lavoratore che ha servito, sostenuto e lottato per un paese migliore. Così come continuerà l’iniziativa dei pensionati che quotidianamente e volontariamente, senza essere riconosciuti e aiutati, si fanno carico dei tagli allo stato sociale e alla sanità, assistendo familiari e cittadini in difficoltà: anche di questo, vorremmo parlare con il Governo", conclude il dirigente dello Spi.