Una mobilitazione generale per la “sicurezza dei lavoratori, dei cittadini e del patrimonio”. Questa l’iniziativa che si tiene oggi (mercoledì 3 ottobre) in tutta Italia a opera dei dipendenti del ministero dei Beni e delle attività culturali, indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa. La mobilitazione, spiegano i sindacati, nasce “in segno di protesta per la gestione della sicurezza sul lavoro negli uffici del ministero e in segno di 
solidarietà per i due dipendenti morti tragicamente sul lavoro presso l’Archivio di Stato di Arezzo il
 20 settembre scorso”.

A perdere la vita sono stati due impiegati (Piero Bruni e Filippo Bagni) in seguito alla fuga di un gas inodore, l’argon. Le due vittime erano scese in un ripostiglio per un controllo, dopo che era scattato l’allarme antincendio nell’edificio. Un terzo impiegato è rimasto intossicato. “C’è un problema di sicurezza che ormai avvolge da troppo tempo i luoghi della cultura”, questo il commento della Fp Cgil nazionale: “Un problema derivante dai mancati investimenti, dai tagli ai bilanci che hanno inciso sulle spese di manutenzione ordinaria e dall'insostenibile leggerezza con la quale si bypassano le misure di sicurezza in nome delle politiche di valorizzazione”.

La mobilitazione odierna si articola in assemblee svolte in contemporanea sul territorio nazionale in tutti gli istituti del
 ministero, a partire dalle ore 12. 
“Sarà un momento di riflessione in memoria dei colleghi – spiegano i sindacati – ma anche un momento di ‘protesta’ e di 
richiesta all’amministrazione affinché si affronti in modo strutturale e organico il problema della
 prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Serve un piano imponente di messa in sicurezza
 del patrimonio, dei lavoratori e dei cittadini”.
 In occasione della mobilitazione sarà proposta una raccolta di solidarietà, con la possibilità per
 ciascun lavoratore di devolvere un contributo a favore delle famiglie dei dipendenti deceduti nel tragico 
incidente di Arezzo.