In stato di agitazione gli 83 dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia. Le segreterie territoriali di Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil, Ugl Credito e le Rsa di Sviluppo Italia Sicilia hanno chiesto al presidente della Regione Raffaele Lombardo un incontro urgente per la gravissima situazione creatasi nella società in house della Regione, con l’assenza di una governance, il contratto stipulato con il dipartimento Agricoltura bloccato e gli stipendi di luglio a rischio per i dipendenti. I sindacati sono pronti a dichiarare, lunedì davanti al prefetto, l’apertura dello stato di crisi.

“Manifestiamo forte preoccupazione per la grave situazione economica e finanziaria – dichiarano le segreterie delle organizzazioni sindacali –. La società giunta è collasso, al punto da mettere a rischio il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti a partire dal prossimo mese di luglio. Da tempo denunciamo nodi strutturali che impediscono alla società di raggiungere l’equilibrio gestionale. Sviluppo Italia Sicilia, infatti, quand’anche disponesse di un portafoglio commesse tale da impiegare tutti i lavoratori del suo organico sino alla saturazione, non potrebbe, in nessun caso, raggiungere l’equilibrio economico-finanziario”.

I frequenti avvicendamenti al vertice, decisi con cadenza semestrale, sono serviti solo a garantire le indennità ai dipendenti. Al contrario, giace nel dimenticatoio il decreto di revisione delle tariffe presso l’assessorato al Bilancio. “Ad aggravare il dramma di Sviluppo Italia Sicilia concorre la mancata declinazione del piano di riordino delle società partecipate in un piano industriale coerente – aggiungono i sindacati –. L’assenza di governo dell’azienda ha dato corso a mission di sviluppo generiche. La mancata stipula del contratto per l’assistenza tecnica sul programma di sviluppo rurale al dipartimento Agricoltura rischia di diventare fatale per una società in cui la crisi di liquidità mette a rischio il pagamento degli stipendi ai lavoratori e in cui quest’anno, per la prima volta, il capitale sociale è stato intaccato dalle perdite di esercizio”.