Con la richiesta di mobilità per una ventina di dipendenti di due aziende di trasformazione di prodotti agricoli del gruppo Zappalà (Caterservice sud e Campi siciliani) fallisce un’esperienza di insediamento produttivo nell’area Gela-Niscemi- Butera, avviato nel 2000 con un contratto d’area che prevedeva 40 milioni di investimento e 200 nuovi posti di lavoro. Lo riferisce in una nota la Flai Cgil siciliana, che ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori e chiede l’intervento del Prefetto di Caltanissetta e l’apertura di un confronto con istituzioni e azienda per arrivare a soluzioni diverse da quelle prospettate.
“Parliamo di una zona produttiva - dice Salvatore Tripi, segretario della Flai regionale - con grandi potenzialita’ di sviluppo del comparto agroalimentare e dell’occupazione connessa. Se ci sono aziende che hanno problemi- aggiunge- piuttosto che alla chiusura si dovrebbe pensare a come rilanciarle, rimuovendo gli intoppi che non hanno
portato al raggiungimento degli obiettivi occupazionali del contratto d’area e andando oltre”.
“In ogni - prosegue Rosario Di Prima, segretario della Flai di Caltanissetta - respingiamo la decisione del gruppo Zappala’ di disimpegnarsi dal sito di Butera, facendo ricadere sui lavoratori il prezzo della crisi economica. Si tratta - aggiunge - di un insediamento produttivo positivo che puo’ essere una grande occasione per valorizzare e fare crescere le produzioni agricole della zona e offrire lavoro stabile”.
Sicilia, chiesta mobilità per 20 addetti gruppo Zappalà
12 gennaio 2010 • 00:00