Uno sciopero per la democrazia sindacale e per il diritto di tutte le tute blu italiane a essere pienamente rappresentate al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici scaduto ormai da un anno”. È quello che ricorda in un comunicato la Fiom Cgil del Trentino.

Anche in questa regione, quindi, giovedì 6 dicembre tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende meccaniche, metallurgiche, informatiche e dell’installazione di impianti sono chiamati ad astenersi dal lavoro per otto ore, per l’intera giornata o per l’intero turno di lavoro e a partecipare alla manifestazione delle tute blu della Fiom che si svolgerà il mattino del 6 dicembre a Padova.

La ragione di fondo della mobilitazione di giovedì riguarda il metodo prima ancora dei contenuti della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. Lo spiega Roberto Grasselli, segretario generale della Fiom Cgil del Trentino. “La Fiom – spiega – è il sindacato più rappresentativo del settore metalmeccanico. Nonostante questo, Federmeccanica (la federazione delle aziende metalmeccaniche aderenti a Confindustria, ndr) ci esclude dalle trattative per il contratto nazionale e punta al suo rinnovo discutendo e firmando in primo luogo con Fim Cisl e Uilm Uil. Così facendo Federmeccanica calpesta la democrazia sindacale: non possono essere le imprese a decidere quali sono i sindacati titolati a trattare, ma le lavoratrici e i lavoratori che si iscrivono liberamente alla propria organizzazione, votano i propri rappresentanti in azienda e danno il proprio mandato al sindacato che ritengono tuteli meglio i loro interessi”.

Per la Fiom l’atteggiamento di Federmeccanica viola palesemente i principi fissati nell’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 quando industriali e sindacati concordarono regole precise su come calcolare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e, in base a questa, determinare le modalità per certificare la validità delle firme in calce ai contratto collettivi di lavoro. Lo scopo dichiarato era quello di evitare che coalizioni sindacali del tutto minoritarie potessero sottoscrivere accordi senza nemmeno sottoporli al voto confermativo dei lavoratori interessati.

“Escludendo dal tavolo le centinaia di migliaia di scritti alla Fiom – incalza Grasselli – Federmeccanica si rimangia la firma dell’accordo del 28 giugno e, in un momento terribile per i metalmeccanici, chiede alle altre organizzazioni sindacali di firmare un rinnovo che permette deroghe tali da mettere in discussione il rispetto dei minimi salariali contrattuali, sospende il pagamento dei primi tre giorni di malattia, aumenta le ore di straordinario obbligatorio”.

“Sono richieste inaccettabili – conclude Grasselli – che scaricano sul lavoro il difetto di competitività accumulato dalle aziende del settore che per molti anni hanno smesso di investire sull’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi”

In totale sono circa 14 mila i lavoratori in Trentino interessati allo sciopero nazionale del 6 dicembre. Nella giornata dello sciopero la Fiom Cgil del Trentino parteciperà con una folta delegazione di tute blu alla manifestazione regionale del Veneto che si terrà a Padova e che vedrà la presenza di Maurizio Landini, segretario generale della Fiom nazionale.

Per garantire la partecipazione del maggior numero di lavoratori la Fiom del Trentino organizza dei pullman che la mattina del 6 dicembre partiranno da Storo (ore 5.45, presso il bar Pergola), da Arco (ore 6.30 dal piazzale Dana), da Trento (ore 6.30 dal piazzale ex Zuffo) e da Rovereto (ore 7.00 dal casello A22 di Rovereto Sud).

Per prenotare il posto nei pullman della Fiom del Trentino è sufficiente telefonare al numero 0461 303997 o scrivere un email all’indirizzo accoglienza@cgil.tn.it.