"Il mancato insediamento del nuovo cda di Riscossione Sicilia sta provocando il blocco di tutte le attività non ordinarie della società. Chiediamo a tutti i soggetti che hanno potere in merito di rendere operativa la nomina dei componenti designati con il mandato di far transitare quanto prima le funzioni e il personale verso l'Agenzia delle entrate-Riscossione e di sbloccare la situazione". A dirlo sono Fisac Cgil, Snalec Sinfub, Ugl Credito e Unisin dell'isola, in una lettera inviata al governo regionale. I sindacati e il coordinamento aziendale chiedono "il cambio in tempi rapidi dei vertici operativi dell'azienda, a partire dal direttore generale facente funzioni, verificandone anche l'eventuale incompatibilità con incarichi esterni già all'atto della nomina". Tra le conseguenze del vuoto ai vertici dell'azienda, sottolineano i sindacati, la mancata adesione al nuovo contratto nazionale di categoria, "nonostante la presenza alla trattativa di un funzionario, impossibilitato però alla firma vista la mancanza del cda aziendale". Da qui la richiesta al governo regionale "di autorizzare i vertici aziendali a firmare il contratto, in modo che i lavoratori possano entro la prima metà di aprile ricevere gli arretrati".