Dopo la lunga e faticosa estate dei lavoratori Ikea, impegnati nelle iniziative di lotta, riprende la trattativa con la multinazionale svedese, che lo scorso maggio aveva unilateralmente disdettato il contratto integrativo aziendale, prospettando decisivi peggioramenti per gli oltre 6.000 dipendenti. "Le iniziative di lotta, organizzate su tutto il territorio italiano, hanno determinato un primo importante risultato, che consente la prosecuzione del negoziato: l'azienda ha acconsentito a rimuovere dal negoziato uno dei temi su cui da subito più decisa era stata la nostra contrarietà, quello del premio aziendale, elemento fisso del salario di ogni dipendente Ikea", si legge in un comunicato della Filcams Cgil.

"Il percorso per il rinnovo dell'integrativo è ancora lungo, ma un primo essenziale passo avanti è stato fatto" afferma Giuliana Mesina, segretaria nazionale Filcams: "La necessità, espressa dall’azienda, di arrivare a un accordo in tempi brevi, non esclude dal tavolo le priorità dei lavoratori: ridefinire un patrimonio di diritti, tutele e condizioni di lavoro dignitose. Siamo soddisfatti della ripresa della trattativa, dopo i tanti scioperi di questa estate. Adesso ci auguriamo di procedere con la massima concentrazione il negoziato, per arrivare a un accordo che dia risposte eque e dignitose ai tanti lavoratori di Ikea", aggiunge la dirigente sindacale. 

“È doveroso ringraziare le lavoratrici, i lavoratori e le strutture sindacali territoriali che, in pieno agosto e nei piazzali infuocati degli store Ikea di tutta Italia, hanno proseguito gli scioperi e i presidi: senza il loro eccezionale impegno, non avremmo potuto raggiungere questo primo fondamentale obiettivo”, conclude l'esponente Cgil.