I sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater denunciano le gravi azioni, in alcuni casi addirittura discriminatorie, messe in atto dalla Rai. “L’azienda – scrivono in una nota unitaria – ha impropriamente diffuso tra i lavoratori l’idea che lo sciopero indetto per il 9 maggio sia illegittimo, nonostante le organizzazioni sindacali abbiano mantenuto la proclamazione, debitamente comunicata ad azienda e alla Commissione di garanzia per lo sciopero”. La protesta è stata indetta per ottenere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il personale non giornalistico, scaduto da 28 mesi.

Non solo. L’azienda Rai, denunciano i sindacati, ha provato anche a limitare la partecipazione dei lavoratori alla consultazione referendaria organizzata da Slc, Fistel e Snater (indetta per sfiduciare i vertici aziendali e per sostenere il rinnovo), chiedendo di non collocare i banchetti nelle sedi maggiormente frequentate dai dipendenti. “Tale atto – commentano le sigle di categoria – segna, da parte della Rai, un diverso atteggiamento rispetto alla raccolta di firme svolta da altri sindacati e anche rispetto alla prassi normalmente attuata. Questo, purtroppo, ritarderà i tempi della consultazione. Di conseguenza, l’annunciata conferenza stampa per illustrare i risultati è rinviata a martedì 15 maggio, presso la Federazione nazionale della stampa, alle ore 11”.