"Nei giorni scorsi il gruppo di profumerie Marionnaud, presente in tutta Europa, ha comunicato ai sindacati la chiusura di diversi punti vendita nel Centro Italia. Una decisione non dettata da ragioni collegate alla crisi economica, dato che il gruppo non ha registrato un rilevante calo di fatturato. Tra i negozi che verranno chiusi c'è anche quello di Città di Castello (Perugia), che cesserà ogni attività il prossimo 15 aprile, con 5 lavoratori dipendenti, 4 donne e un uomo, tutti in età compresa tra i 30 e i 40 anni e con figli a carico, che verranno posti in cassa integrazione straordinaria dal prossimo primo maggio". E' quanto si apprende in una nota della Cgil Umbria.
“Episodi come questo continuano a ripetersi con una frequenza allarmante - commenta Manuela Pasquino, segretaria provinciale Filcams Cgil - quasi ogni settimana negozi e punti vendita, spesso piccoli e parte di grandi gruppi che prendono altrove le decisioni, chiudono lasciandosi alle spalle una scia di posti di lavoro persi e territori impoveriti, senza che i sindacati possano avere un confronto per cercare di tutelare i lavoratori. Al tempo stesso - continua Pasquino - assistiamo ad annunci di nuove aperture di grandi centri commerciali, per i quali vengono assunti giovani lavoratori inesperti e facilmente ricattabili, che accettano contratti precari e con meno diritti, lasciando invece a casa personale con esperienza e contratti qualificati, come appunto i 5 dipendenti di Marionnaud".
"Quello che possiamo chiedere in particolare alle istituzioni locali e alle associazioni datoriali - aggiunge la dirigente sindacale - è di cercare di analizzare complessivamente il quadro della situazione, non considerando i singoli casi di chiusura di punti vendita, come questo a Città di Castello, che presi singolarmente, potrebbero sembrare di scarso impatto occupazionale e sociale. In realtà, infatti - conclude -, se si mettono insieme tutte le situazione come questa che abbiamo dovuto fronteggiare negli ultimi mesi, si determina un quadro allarmante che necessita assolutamente di interventi immediati”.
Profumerie Marionnaud, chiude sedi nel Centro Italia
17 marzo 2010 • 00:00