“Il mancato trasferimento dei fondi della Regione agli enti locali sta penalizzando i lavoratori precari, che in molti comuni non percepiscono lo stipendio da undici mesi”: è quanto denuncia la Funzione pubblica Cgil Sicilia, che ha proclamato lo stato di agitazione dei precari degli enti locali e annuncia iniziative di protesta, se la situazione non si sblocca. Sull'argomento, il sindacato ha chiesto un immediato confronto con la giunta regionale, a cui intende porre anche la questione dell’attivazione di una nuova cabina di regia, per monitorare i processi di stabilizzazione previsti dalla legge regionale 27 del 2016”.

“Da un lato – scrivono in una nota Gaetano Agliozzo, segretario generale Fp e Clara Crocè, componente della segreteria regionale –, occorre rimediare a una situazione intollerabile, che vede quasi sul lastrico migliaia di persone. Dall’altro –- aggiungono i due dirigenti sindacali –, il nostro timore è che sindaci e amministratori locali interpretino in maniera discrezionale la legge 26, ritardando o non avviando i percorsi di stabilizzazione””. La Funzione pubblica, dunque, chiede al presidente della Regione e all’assessore agli enti locali “di risolvere in concreto e non a parole il problema dei trasferimento di risorse, e di fare in modo che si evitino intoppi sulla strada delle stabilizzazioni. “Chiediamo un  confronto immediato – dicono i due esponenti Cgil – che preceda l’emanazione della circolare attuativa della legge per  evitare i possibili intoppi sulla strada della conclusione di una vertenza che dura ormai da troppo tempo”. E se il confronto e le soluzioni non ci saranno, la Funzione pubblica annuncia la mobilitazione dei lavoratori.