Sono 300 i lavoratori a rischio al porto di Civitavecchia (Roma). La Darsena Nord Civitavecchia ha comunicato a Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil l’avvio della procedura di mobilità per il licenziamento collettivo di tutte le maestranze impegnate nel cantiere darsena nord del porto. Immediata la risposta dei sindacati, che hanno indetto lo stato di agitazione permanente: giovedì 14 gennaio si terrà un presidio di otto ore (dalle 8 alle 16), sotto la sede dell’Autorità portuale. “Una situazione incresciosa” spiegano in una nota Massimo Fiorucci (Feneal Uil Roma), Diego Bottacchiari (Filca Cisl Roma) e Carlo Proietti (Fillea Cgil Roma e Lazio): “Serve un impegno concreto da parte dell’Autorità portuale di Civitavecchia, per il mantenimento delle attività produttive in cantiere e per la salvaguardia dei 300 posti di lavoro a rischio”. I sindacati chiedono anche “l’attivazione immediata di un tavolo tra committente, parti sociali e impresa appaltatrice per un’attenta e opportuna gestione della crisi. In assenza di risposte concrete protesteremo a oltranza coinvolgendo i cittadini, primi finanziatori dell’ennesima opera che rischia di rimanere incompiuta”.