La polizia amministrativa locale non dovrà avere compiti generici di ordine pubblico ma soltanto di supporto, e sotto la direzione, delle Polizie di Stato. Così come andrà evitato l’uso di un armamento che vada oltre la normale protezione personale del singolo agente e dei cittadini. Sono queste le principali osservazioni che la Cgil ha fatto oggi nel corso dell’audizione presso la commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl di riforma della polizia locale.

Marcello Tocco, responsabile dell’ufficio Sicurezza e Legalità del sindacato, ha osservato in audizione che “il nuovo ordinamento dei compiti della polizia amministrativa locale, in materia di sicurezza, non può essere ampliato fino a compiti generici di ordine pubblico ma va chiarito che la polizia locale può essere utilizzata per tali compiti esclusivamente in aggiunta e sotto la direzione delle Polizie di Stato”. Il sindacalista ha inoltre chiesto che “venga evitata qualsiasi confusione di ruoli fra Polizie di Stato e Polizia Locale, ma che vi debba essere sempre coordinamento fra esse per raggiungere l’obiettivo della creazione di una vera polizia di ‘prossimità’, vicina ai cittadini e garante del rispetto delle regole del convivere civile e del rispetto delle regole e norme amministrative previste”. Motivo per cui “va evitato l’uso di un armamento, finalizzato esclusivamente ai fini di ordine pubblico, oltre la normale protezione personale del singolo agente e dei cittadini”.

La Cgil ha inoltre chiesto che vengano soppresse “tutte le norme che possano creare equivoci, ancora presenti nell’articolato di legge in discussione, e consentire di nuovo l’uso delle cosiddette ‘ronde’: esperienza del tutto fallita”. Così come ha evidenziato che “è necessario evitare che tutti i compiti legislativi in merito alla organizzazione della polizia locale vengano devoluti alle Regioni, escludendo i singoli Comuni e l’Anci da qualsiasi orientamento ed indirizzo generale per i propri corpi di Polizia Locale”. Infine, ha concluso Tocco, “è stato chiarito che va assolutamente conservata la condizione contrattualistica esistente per i dipendenti degli enti locali, anche per i dipendenti, di tutte le qualifiche, dei Corpi della Polizia locale”.