Occorre intervenire subito sui permessi di soggiorno per gli immigrati. A dirlo sono Cgil e Inca, ricordando che la sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso settembre ha definito il contributo imposto in Italia nel 2010 sui permessi di soggiorno “sproporzionato” e di “ostacolo” rispetto alle finalità della direttiva europea 2003/109/CE. Una sentenza però ignorata dal governo,  che “continua a mostrare un atteggiamento punitivo nei confronti degli immigrati, costretti a subire un ulteriore aumento dei contributi sui titoli di soggiorno”.

Una situazione ormai insostenibile, su cui sindacato e patronato hanno convocato per oggi (mercoledì 18 maggio) una conferenza stampa a Roma. L’appuntamento è alle ore 15 presso la sede nazionale dell’Inca (via Paisiello 43): partecipano Morena Piccinini (presidente Inca Cgil), Danesh Kurosh (responsabile Dipartimento Immigrazione Cgil nazionale) e Luca Santini (consulente legale Inca Cgil). Durante la conferenza stampa saranno illustrate le azioni legali che l’Inca, insieme alla Cgil, ha già intrapreso per conto di tanti immigrati (circa 40 mila istanze raccolte presso sedi di patronato, Camere del lavoro e uffici immigrazione per chiedere il rimborso di quanto già versato).