In mancanza di una risposta sul prolungamento degli ammortizzatori sociali, scaduti il 3 agosto, i lavoratori della Tagina, importante azienda della ceramica di Gualdo Tadino (Pg), affronteranno il mese di agosto attingendo alle proprie tasche e cioè sopperendo ai vuoti di produzione con l'utilizzo di permessi non retribuiti. Una situazione che i sindacati, Filctem Cgil e Femca Cisl, che hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto di Perugia, non esitano a definire "vergognosa". 

"Abbiamo siglato l'accordo sull'utilizzo dei permessi non retribuiti per mantenere i lavoratori in forza ed evitare il licenziamento in massa della maggioranza delle maestranze - spiega Euro Angeli, segretario generale della Filctem Cgil di Perugia - ma questo ennesimo sacrificio economico metterà nuovamente a dura prova i lavoratori e le loro famiglie che ormai da tempo stanno soffrendo. A questo punto - aggiunge Angeli - in assenza di segnali confortanti dalle sedi opportune, ci vedremo costretti a mettere in campo delle iniziative di mobilitazione presso le stesse sedi ministeriali anche durante la pausa estiva". Per i sindacati è infatti inaccettabile che non si stia tenendo in giusta considerazione il fatto che i 150 lavoratori e le loro famiglie siano a rischio, in una zona quale quella della fascia appenninica, colpita pesantemente dalla crisi internazionale, che non può permettersi una perdita di posti di lavoro di questa entità. 

A ieri, 8 agosto 2018 - con cassa integrazione ordinaria scaduta e nessun ammortizzatore sociale utile a coprire i lavoratori - nessuna novità dal governo nazionale. "Non è più tempo di campagna elettorale - scandiscono i sindacati chimici di Cgil e Cisl -, non è più tempo di proclami, ma bisogna trovare soluzioni per i lavoratori in carne ed ossa dipendenti di aziende che hanno intenzione di investire sul territorio senza se e senza ma".

Lunedì 13 agosto alle ore 15:00 tutti i lavoratori, e i cittadini di Gualdo Tadino, direttamente coinvolti, potranno partecipare all’incontro organizzato dalle sigle sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl presso la sala consiliare messa a disposizione dal Primo cittadino, invitando tutti i deputati umbri, la presidente della regione, i consiglieri regionali ed i sindaci della fascia appenninica.

“Non è stato ancora sciolto il nodo Cigs sì o Cigs no per le maestranze della Tagina, una delle poche aziende manifatturiere ad avere più di 100 dipendenti e soprattutto un piano industriale per il rilancio approvato dal giudice in fase di concordato. Il risanamento e il rilancio dell’azienda gualdese non può che passare dal mantenimento del livello occupazionale e da una nuova organizzazione del lavoro, per la quale è necessaria formazione e rotazione del personale. Solo 9 mesi fa il personale è già stato ridotto di oltre 50 unità, 7 mesi fa non si vedeva il futuro per i restanti occupati, poi ad aprile come un fulmine a ciel sereno è arrivato un acquirente, ridando speranza e futuro allo storico marchio, a giugno sono riprese costantemente le prime attività lavorative, ma senza una adeguata formazione ed i tempi tecnici per i prossimi investimenti necessari per saturare l’occupazione quasi la metà delle maestranze sarà definitivamente senza lavoro”, concludono i sindacati.

Aggiornato il 9 agosto 2018, ore 10.55