Niente più acqua e condimenti per i pazienti e per i dipendenti del turno notturno (i cosiddetti 'sacchetti veglia'), servizio di pulizia ridotto a una cadenza bimestrale. Accade all’ospedale Maggiore di Crema dove, secondo quanto afferma la Fp Cgil della Lombardia, la direzione generale ha deciso di intervenire con due circolari applicando quanto previsto dalla spending review.

“Sul capitolo del personale, a pagare il conto sono i precari che perdono il posto e i dipendenti che devono continuare a garantire quantità e qualità dei servizi – afferma Monica Vangi, segretaria generale della Fp Cgil di Cremona –. Quanto ai beni e servizi, invece, pagano insieme cittadini e lavoratori, pubblici e non. In questo caso, per il privato, saranno i lavoratori delle cooperative a vedersi ridotte le ore di lavoro”.

Per Alberto Villa, segretario lombardo della stessa sigla di categoria, “il governo Monti continua l'azione avviata dal governo precedente per indebolire il lavoro pubblico. La logica è sempre la stessa: liberalizzazioni e privatizzazioni. E si attaccano i diritti di cittadinanza e del mondo del lavoro. Noi continueremo tenacemente a opporci. Venerdì 28 settembre scioperiamo per questo, manifestando a Roma".