“La Legge di Stabilità 2015 rischia di demolire il lavoro di 67 anni di storia dei patronati”, questo è il pensiero unanime dei Direttori della provincia di Siena dei patronati aderenti al Cepa, il raggruppamento dei maggiori patronati italiani: Acli, Inca-Cgil, Inas-Cisl e Ital-Uil.
“L’art. 26 del testo - spiegano Elisa Crini (Acli), Andrea Fabbri (Inca), Marco Giunti (Inas) e Giovanna Vicoli (Ital) - va a colpire una delle basi su cui si fonda il finanziamento dell'attività connessa al patronato e che permette di offrire gratuitamente ai cittadini il nostro servizio di tutela: il Fondo Patronati, gestito dal Ministero del Lavoro. Nei progetti di questo governo vi è la riduzione del fondo di 150 milioni di euro, quindi un taglio importante che metterà sicuramente in crisi i patronati. Ricordiamo che il fondo è costituito dai contributi versati da e per i lavoratori, non da risorse aggiuntive dello Stato e non è certamente frutto di ulteriori tasse o balzelli imposti ai cittadini”.
“Dobbiamo riuscire a contrastare l'azione del governo con tutti mezzi a nostra disposizione” - dicono con forza. E infatti i patronati del Cepa hanno messo in campo tutta una serie di iniziative per cercare di sensibilizzare le istituzioni, i cittadini e i media. “Già da tempo - concludono Elisa Crini, Andrea Fabbri, Marco Giunti e Giovanna Vicoli - abbiamo iniziato a raccogliere le firme per una petizione popolare contro questo scellerato progetto, raccolta che continua tutt'ora. Sabato 15 Novembre a Siena, nell'ambito della campagna nazionale “Patronati d'Italia”, saremo presenti presso il centro commerciale le “Grondaie” per spiegare e far capire ai cittadini che ancora non ci conoscono chi siamo e cosa facciamo e che i patronati sono uno strumento di democrazia, di uguaglianza e di dignità sociale”.
Patronati: 15/11 iniziative a Siena
14 novembre 2014 • 00:00