Assemblee-sciopero si sono tenute oggi (19 ottobre) al Cantiere Navale di Palermo, nei diversi turni di lavoro, indette dalla Rsu Fiom Cgil. E' quanto si apprende da una nota. Sono le prime iniziative di confronto tra i lavoratori, spiega il sindacato, dopo l’annuncio da parte di Fincantieri di un periodo di cassa integrazione della durata di 13 settimane, a partire dal 7 novembre, per 160 unità lavorative su 450. Su quest’argomento giovedì alle ore 12 si terrà un incontro in Confindustria Palermo.

La Fiom, con l’assemblea odierna, ha avviato un confronto interno per ribadire l’opposizione  alla scelta di Fincantieri di depotenziare lo stabilimento di via dei Cantieri: a Palermo non è stata affidata nessuna commessa in grado di garantire l’occupazione mentre negli altri siti italiani è stato assicurato il lavoro per i prossimi dieci anni. “E’ stato dato il lavoro a tutti tranne che a Palermo. Alle assemblee – aggiunge Francesco Foti, Rsu Fiom Cgil Palermo - abbiamo discusso anche dei  metodi di controllo che la direzione aziendale sta esercitando sui lavoratori, determinati dall’assenza di dialogo con le organizzazioni sindacali e dall’instaurarsi di un clima totalitario. Controlli che non hanno nessuna logica rispetto alla prestazione lavorativa e che vengono portati avanti con la minaccia di provvedimenti disciplinari nei confronti degli operai”.