È ormai imminente, con il subentro a fine mese di Serenissima Ristorazione in alcune grandi strutture ospedaliere (e, in fasi successive, nell’intera sanità veneta), la chiusura di tutte le mense operanti per gli ospedali, con il concentramento della preparazione dei pasti nel centro cottura di Boara Pisani e l’adozione del metodo cook and chill. Le organizzazioni sindacali temono la perdita di centinaia di posti di lavoro nella regione, calcolando tagli che potrebbero arrivare in alcuni casi anche al 35-40 per cento del personale.

Allarme e preoccupazione sono altissimi tra gli 850 lavoratori attualmente impiegati nel servizio e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil hanno deciso di effettuare un presidio martedì 19 giugno (dalle ore 10,00 alle ore 12,00) davanti a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, per un confronto che non arriva. “La  Regione Veneto – dicono – continua ad essere latitante. Non ci vede, non ci sente, non ci parla”. Nel bando non vi è una clausola sociale vincolante circa la riassunzione di tutti i lavoratori nell’azienda subentrante e Filcams, Fisascat, Uiltucs chiedono garanzie, in primo luogo alla Regione, circa le tutele occupazionali e di reddito oltre che della qualità stessa del servizio.