"Occorre avere il coraggio di dire che la sicurezza non è a senso unico, che partire (come qualcuno vorrebbe) dal principio che il lavoratore ha sempre e comunque ragione ed il datore di lavoro ha sempre e comunque torto è sbagliato". Lo dice il presidente della Confindustria di Nuoro, Salvatore Nieddu, che interviene così all'indomani della tragedia alla Saras di Sarroch.

"Il dramma dei tre morti alla Saras richiede prima di tutto rispetto per il dolore dei familiari delle vittime e fiducia sul fatto che sarà fatta piena luce per individuare e punire eventuali responsabilità", dice Nieddu che però poi richiama il caso di un'impresa del marmo di Orosei dove "l'imprenditore ieri è stato ritenuto responsabile, sia sul piano civile che su quello penale, per un incidente che sarebbe occorso anni addietro ad un operaio".

Si tratta a detta di Nieddu di "una sentenza che pone tra le file dei criminali un'impresa che, dati alla mano, investe in sicurezza cifre enormi e applica costantemente le norme in tema con statistiche sugli incidenti assai ridotte".

Ma il fatto importante - secondo l'esponente di Confindustria - è che contro questa sentenza "si sono rivoltati gli stessi dipendenti dell'azienda manifestando anche su mass media la loro incredulità e solidarietà con il titolare dell'azienda".