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La crisi continua a mietere posti di lavoro in Spagna. I dipendenti di Iberia hanno confermato un pacchetto di scioperi per il 14 dicembre e dal 17 al 21 per protestare contro il piano di ristrutturazione della compagnia aerea che prevede il taglio di 4.500 posti. Lo annuncia il segretario federale del settore aereo di Ugt, Francisco Rodriguez. Lo stop riguarderà “tutti i centri di lavoro e le attività della compagnia”, praticamente alla vigilia di Natale.
L'altro annuncio è di Bankia: ieri (28 novembre) l'istituto di credito ha fatto sapere che taglierà 6mila posti di lavoro, pari al 28% del personale. La decisione arriva subito dopo il via libera di Bruxelles ai 37 miliardi di euro di aiuti per la ristrutturazione di quattro banche iberiche. Bankia intende tornare in utile l'anno prossimo, dopo avere annunciato una perdita di 3 miliardi di euro nel 2011.
Intanto dati macroeconomici non lasciano dubbi sulla pesantezza della crisi. La Spagna resta in recessione nel terzo trimestre del 2012 (è il quinto trimestre consecutivo) con un calo del pil dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti, quando aveva già segnato un arretramento dello 0,4. Il calo del prodotto interno lordo per l'anno in corso è ora stimato all'1,6% dall'istituto di statistica nazionale.
Brutte notizie anche per gli stranieri che si sono trasferiti nella penisola iberica: il numero di disoccupati è aumentato di tre volte, passando dai 380mila del terzo trimestre del 2007 agli attuali 1,1 milioni, pari al 20 per cento generale dei senza lavoro. È quanto emerge da un rapporto dell'associazione delle agenzie di lavoro (Agettes).