“Meridiana ci ha annunciato, per indisponibilità dell’azionista e rilevanti crediti che vanta dall’Inps, la volontà di non anticipare i trattamenti di cig e integrazione al fondo straordinario del trasporto aereo”. Lo riferisce la Filt Cgil, in merito all’incontro di ieri con la direzione del personale della compagnia, finalizzato a trovare un’intesa tra le parti, propedeutica all’accordo quadro in discussione al Mise, sottolineando che “se venisse confermata questa volontà, la stessa intesa verrebbe messa a rischio, per l’assoluta contrarietà espressa da tutti i sindacati”.

“Per noi – spiega la federazione dei trasporti della Cgil –, resta centrale la ricerca di un accordo quadro, indispensabile alle intese accordi di cig (sono in scadenza quelli di Meridiana Maintenance, a fine aprile, e di Meridiana Fly, a giugno), che sia condiviso da tutte le organizzazioni sindacali, nonchè impedire a Meridiana di ostacolare l’accordo con richieste dell’ultimo minuto, come la mancata anticipazione della cassa. Un accordo quadro è l’atto di impegno e indirizzo senza cui alle due cig non seguirebbe che l’apertura della procedura di mobilità e, di fatto, il riemergere del piano industriale fermo nei cassetti, con il rischio di un precipitare della situazione”.

Inoltre, secondo quanto riferisce il sindacato, “su alcune delle questioni irrisolte, si è avuta un’apertura dell’impresa, pur con la difficoltà a mettere mano all’accordo quadro, mentre su altre si tratterebbe di temi che sono ancora prematuri, in attesa di capire se vi sarà l’interesse di un partner e, se e quale, sarà la strategia complessiva che il gruppo dovrà avere. Tra i problemi posti, ci sono il fatto di ragionare in una logica e dimensione di gruppo, di avere come obiettivo un piano industriale, con la salvaguardia occupazionale complessiva, la fine delle esternalizzazioni, il rientro progressivo delle attività cedute a terzi, come manutenzione e call center”.